«La situazione è ormai fuori controllo e il danno che si sta arrecando al territorio e ai residenti è sotto gli occhi di tutti»
È delle scorse ore, la ricezione di una mail indirizzata alla rubrica “Dillo a Yvii 24” da parte di un cittadino licodiese, Salvatore Furnari, attraverso la quale ha voluto segnalare una problematica ormai annosa in c.da Cavaliere Bosco a Santa Maria di Licodia, ovvero quella del deposito “selvaggio” di rifiuti che trasbordano di gran lunga la capienza dei cassonetti presenti e che spesso rappresentano un pericolo serio per l’ambiente. Ecco la lettera di denuncia ricevuta.
Buongiorno,
Vi scrivo per sottoporre alla Vs attenzione e a quella dei lettori e/o spettatori una situazione diventata ormai imbarazzante e fuori controllo.
Mi riferisco alla gestione disastrosa dei rifiuti nelle zone periferiche del nostro territorio, non che quella del centro urbano sia ottimale ma nelle periferie e zone non residenziali siamo ormai alla “discarica a cielo aperto”. Esempio ne è la zona Cavaliere Bosco dove l’unico punto di conferimento dei rifiuti non è servito da video sorveglianza ed è oggetto di scorribande da parte, anche, dei territori limitrofi che non danno la possibilità ai propri residenti di conferire nei cassonetti e questi approfittano della garanzia dell’immunità, che esiste a Santa Maria di Licodia per venire a scaricare ogni tipo di rifiuto, oltre agli incivili “autoctoni”.
La situazione è ormai fuori controllo e il danno che si sta arrecando al territorio e ai residenti è sotto gli occhi di tutti. In tutto questo l’amministrazione produce solo burocrazia e si nasconde dietro ordinanze che non solo sono inefficaci ma nessuno si occupa di applicarle e farle rispettare.
In allegato alcune immagine che rendono l’idea con la preghiera di dare spazio e visibilità a questa segnalazione per il bene di tutti.
Grazie,
Salvatore Furnari
Come si evince dalle foto, ad essere depositati nei cassonetti, non sono solamente rifiuti per così dire “ordinari”, ma anche rifiuti pericolosi come lastre in Eternit, batterie di auto, materiale edile e purtroppo anche carcasse di animali. Ci si chiede, quanto tempo ancora bisognerà attendere affinché vengano installate delle telecamere di videosorveglianza atte a un controllo reale del territorio, anche dal punto di vista dei rifiuti? Ai posteri l’ardua sentenza!