Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricordiamo le vittime più vicine a noi: Veronica Valenti, Laura Russo, Giordana Distefano. Online la raccolta fondi per realizzare “La Casa di Giordy” dove si metterà in atto il reinserimento di donne vittime di violenza
Apri, come ogni mattina, un qualsiasi giornale e credi di trovare un articolo sui femminicidi. E in effetti lo trovi, ma non è quello che ti aspetti. Pensi di trovare un paio di scarpette rosse, l’hashtag #25novembre e ciò che celebri la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”. E, invece, trovi: due femminicidi nella notte a Catanzaro e Padova. Il rischio, per la ventunesima edizione di questa giornata, è quello di ritrovarsi a celebrare un evento svuotato del suo significato profondo, mentre proliferano segni rossi sulla guancia, belle frasi, locandine e le donne continuano ad essere ammazzate per mano di un marito, compagno, parente, conoscente.
E allora, tentiamo di uscire dalla vuota celebrazione, per entrare concretamente in questa giornata, parlando del nostro “piccolo” che non è stato risparmiato dalla bieca estrema furia del possesso di un uomo, ma anche di un padre. Veronica, Giordana, Laura, tre storie di ragazze – Laura una bambina – uccise a Belpasso, Nicolosi, San Giovanni La Punta. Ricordarle in questa occasione, e tutti i giorni, significa ricordare a tutte le donne che devono trovare la forza di uscire da un “amore” che “amore” non è, e che potrebbe spingersi all’estremo.
Veronica Valenti, 30 anni, uccisa il 26 ottobre di sei anni fa dal suo ex fidanzato. A lei è stata intitolata la panchina rossa contro il femminicidio collocata presso il “Giardino Martoglio” di Belpasso nel 2016 ed il piazzale alle spalle della Chiesa Madre inaugurato lo scorso anno. “Dalla violenza puoi uscire, non sei sola! Noi possiamo aiutarti.” Questo lo slogan scelto da “For Life”, l’associazione belpassese che ogni giorno fornisce gratuitamente un servizio d’ascolto ed aiuto per le vittime, specie per tutte quelle donne che in questi mesi di pandemia hanno sofferto a causa di atti di violenza ingiustificata da parte di mariti e fidanzati tra le mura domestiche.
Stamattina l’associazione For Life ha piantato una camelia vicino alla panchina rossa per ricordare Veronica e tutte le vittime di femminicidio. La camelia, piantata da Giuseppe Valenti, è simbolo di lotta contro chi ha subito e subisce violenze ogni giorno. Il momento è stato accompagnato dal volo di alcuni palloncini e da rose rosse che sono state offerte in ricordo di Veronica.
In periodo di covid i volontari sono reperibili al numero 340 061155 o tramite mail forlifebelpasso@gmail.com per qualsiasi tipo di denuncia. Importante ricordare anche la cassetta rossa, posizionata accanto alla panchina rossa nel 2018. La cassetta delle lettere, proposta dall’associazione, è un ulteriore mezzo di denuncia dove inserire messaggi anonimi o firmati, numeri di telefono, riflessioni o suggerimenti.
“Non dire mai a me non accadrà tutto capita anche quello che non avresti mai immaginato. Con queste due righe volevo ricordare mia figlia Veronica e tutte quelle donne che purtroppo hanno perso la vita, vittime di femminicidio.” Questo il pensiero espresso su Facebook dal papà di Veronica, Giuseppe Valenti, per l’edizione 2020 della giornata contro la violenza sulle donne.
Laura Russo, uccisa dal padre a soli 12 anni. “Lei dormiva nel lettone.. Lei si sente protetta perché dorme accanto al suo papà,perché i papà proteggono i figli.. Invece lui da lucido vigliacco la tradisce, la colpisce nel sonno con due coltellacci per tagliare arrosto e pane, la colpisce dritta al cuore.. La mia bambina l’ultima cosa che vedrà sono gli occhi e il volto di un lurido assassino”. Questo il pensiero espresso su Facebook, dalla mamma di Laura, Giovanna Zizzo.
Giordana Di Stefano, 20 anni, uccisa dall’ex compagno e padre di sua figlia. La mamma di Giordana, Vera Squatrito, ha promosso l’iniziativa “La casa di Giordy” (a cui si riferisce il video in apertura) che nasce dalla collaborazione tra la onlus vEyes e l’associazione “Io sono Giordana” ADV, fondata nel 2017 dalla signora Squatrito. “La Casa di Giordy” sarà un luogo dove si metterà in atto il reinserimento di donne vittime di violenza, sul piano umano, sociale e lavorativo, oltre che familiare, agendo soprattutto in contesti che vedono i figli minori subire violenza assistita. Per realizzarla è online una raccolta di fondi alla quale si potrà contribuire tramite questo link CLICCA QUI LA CASA DI GIORDY.