Un problema che va avanti da tempo e che fa infuriare i proprietari terrieri della zona
Il lockdown da pandemia blocca gli italiani ma non frena l’inciviltà. Come un assassino che torna sulla scena del delitto, anche gli zozzoni non si sono fatti intimorire dal Coronavirus nella loro azione di inciviltà ambientale, ritornando sulla strada comunale di Fora a Santa Maria di Licodia per abbandonare grandi quantità di rifiuti – anche pericolosi – sul ciglio della strada A segnalarci il fatto, un cittadino stanco di dover assistere a questo scempio continuo ogni qualvolta si reca nel proprio podere che sorge a pochi metri dal luogo di abbandono dei rifiuti. Un’area che dovrebbe essere valorizzata, in quanto ricadente nel territorio del Parco dell’Etna, ma che è trasformata da fin troppo tempo in una discarica a cielo aperto.
Diversi televisori a tubo catodico, rifiuti inerti, un materasso e una grande, pericolosissima, vasca di acqua in eternit dismessa sono solo alcuni dei rifiuti che è facile scorgere tra l’immondizia che nuovamente sta colonizzando quella zona. Una strada di confine tra i territori di Santa Maria di Licodia e Ragalna divenuta “terra di nessuno” per le istituzione, pronta da essere conquistata dall’incivile di turno. Appena un anno fa, infatti, un gruppo di cittadini, avevano presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catania, ai Carabinieri di Ragalna, al comune di Ragalna e all’associazione Legambiente per denunciare il problema annoso. Ma dopo la bonifica di quella fetta di territorio, tutto è tornato come prima, con una strada nuovamente invasa di rifiuti e dimenticata da chi dovrebbe vigilare e sanzionare lo sporcaccione di turno, proteggendo così l’ambiente e la salute di chi si reca in quell’area del Parco dell’Etna divenute da troppo tempo una bomba ecologica pronta ad esplodere.