Le mascherine per i castellesi al centro dello scontro: «solo 400», dice l’ex sindaco. «Falso» replica l’assessore
Divampa, ad Aci Castello, una diatriba sulle modalità di distribuzione e sul numero di mascherine per contrastare l’emergenza Covid-19, innescata dall’ex sindaco Filippo Drago che si scaglia contro l’ammminstrazione comunale presieduta dal sindaco Carmelo Scandurra. L’accusa parte su Facebook con un messaggio video nel quale Drago accusa l’ammministrazione castellese di distribuire poche mascherine anti Covid-19 alla cittadinanza: «solo 400».
«Quattrocento mascherine – afferma Drago – sono poche a fronte della popolazione di Acicastello pari a 20 mila unità». Drago entra a gamba tesa sul modo di gestione dell’emergenza ad Acicastello, esortando il sindaco Scandurra ad attivarsi con ordinanze urgenti in quanto autorità sanitaria nei confronti della comunità con atti trasparenti e coinvolgendo maggiormente le quattro parrocchie che conoscono le realtà locali e le difficoltà in cui versano molte famiglie indigenti. Poi l’ex primo cittadino invita il consesso civico a dimezzare del 50% le proprie indennità.
Non si è fatta attendere la risposta da parte dell’assessore Salvo Danubio che, in un video Facebook, ha spiegato che 400 non è il numero delle mascherine destinate ai cittadini, bensì il numero delle uova di Pasqua donate dal Comune a cui vanno aggiunte le 100 colombe donate da Protezione Civile e privati alle quatto Caritas locali che si occuperanno di recapitarle alle famiglie indigenti.
Danubio aggiunge di poter dimostrare che attualmente sono 5000 le mascherine richieste alla Protezione Civile, a cui vanno aggiunte altre 4000 acquistate dal Comune e che arriveranno tra martedì e mercoledì. A queste se ne aggiungerebbero altre 2000 donate dal Lions Club per un totale di 11 mila, a cui vanno sommate le mille già anticipate per un totale di 12 mila mascherine destinate ai castellesi.
«Da ieri – spiega Danubio nel video – è iniziata la distribuzione seguendo un elenco fornito dai Servizi sociali e portando a casa tramite i volontari le mascherine in modo tale che nessuno esca dalla propria abitazione. Le persone saranno contattate telefonicamente e poi le mascherine saranno portate a casa privilegiando over 65 e persone con patologie. Non saranno coinvolte le parrocchie – spiega l’assessore – per il semplice fatto che saranno portate ad ogni abitazione casa per casa. Le mascherine – chiude Salvo Danubio – sono già in distribuzione, che proseguirà anche sabato e la mattinata di pasquetta».