Il 28 aprile nel comune jonico si vota per le amministrative: la sfida per la sindacatura sembra ristretta a Scandurra, Carbone e Bonaccorsi
Cresce la febbre per le elezioni amministrative del 28 aprile prossimo ad Acicastello, quando i cittadini castellesi saranno chiamati al voto per scegliere il nome del nuovo sindaco e della compagine consiliare, dopo i dieci anni di amministrazione presieduta da Filippo Drago. Al momento sono stati ufficializzati i nomi di due candidati sindaco. Si tratta dell’attuale presidente del Consiglio comunale Carmelo Scandurra e del giovane consigliere del Movimento 5 Stelle Antonino Bonaccorso. Entrambi hanno ufficializzato la loro candidatura già i primi di marzo.
Scandurra, imprenditore nel settore edile, sarà appoggiato da sette liste civiche e da una coalizione che guarda a sinistra, mentre Bonaccorso, unico eletto nel 2014 tra i grillini, cercherà di arrivare a palazzo di città come primo cittadino al posto del sindaco Filippo Drago, con la sola lista del Movimento 5 Stelle, senza apparentamenti e alleati.
Il terzo nome, ancora ufficioso, dovrebbe essere quello del vicesindaco Ezia Carbone, maestra e attualmente impegnata nel campo degli enti di formazione. Eletta nel 2002 nella lista civica di Michele Toscano, il compianto sindaco assassinato nel 2003 in quella che passò alla storia come la “strage di Acicastello”, vanta una discreta esperienza politica. Il nome di Ezia Carbone non è stato ufficializzato, ma è sulla bocca di tutti, caldeggiato anche dal primo cittadino uscente Drago.
A sostegno di Ezia Carbone ci sarebbe una coalizione di liste di centro destra e civiche, spalleggiata anche da Pino Ferrarello che ritiene il nome della Carbone come la normale continuazione dell’esperienza Drago. Il clima elettorale intanto si è rivestito di toni aspri tra tre assessori, Danubio, Romeo e Di Modica, che facevano parte della squadra di Drago, tutti sollevati dall’incarico due settimane fa con l’accusa di “tradimento”.
Non si è fatta attendere la risposta da parte dei 3 assessori defenestrati che hanno affermato, durante una conferenza stampa, che il motivo del loro allontanamento da parte di Drago è da addebitare al fatto che hanno deciso di appoggiare la candidatura di Scandurra e non del nome avallato dal sindaco. Incomprensioni e frecciate si sono sprecate negli ultimi tempi, benzina sul fuoco di una campagna elettorale che si preannuncia avvincente e senza esclusioni di colpi. C’è tempo fino al 3 aprile per la consegna delle liste e poi si entrerà nel vivo della sfida che avrà il culmine il 28 aprile, salvo un eventuale ballottaggio.