Nove anni e 10 mesi inflitti a Massimiliano Di Bella, il 46enne che il 12 aprile dell’anno scorso dopo lo sfratto aggredì l’insegnante Piera D’Aniello
È stato condannato a 9 anni e 10 mesi di carcere, in primo grado, per tentato omicidio, Massimiliano Di Bella, il 46enne che la mattina del 12 aprile del 2016 dopo aver ricevuto lo sfratto esecutivo, ha dato fuoco alla sua padrona di casa (l’insegnante 68enne Piera d’Aniello, molto nota ad Adrano) nello stabile di via Fermi, angolo con piazza Saragat (non distante dalla scuola “Mazzini”), in cui vivevano la vittima ed il piromane. A Di Bella sono state riconosciute le attenuanti generiche. Il Pm aveva richiesto una pena inferiore, 8 anni di carcere, ma il giudice l’ha innalzata di quasi 2 anni. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 60 giorni. Massimiliano Di Bella resta rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza.
Di Bella, secondo le indagini del Commissariato di Polizia di Adrano, non avrebbe pagato l’affitto per quasi due anni. Nel momento dell’arrivo dello sfratto, l’uomo si è recato in casa della professoressa D’Aniello e, dopo un’accesa discussione, al culmine del diverbio, ha lanciato contro la signora la benzina contenuta in una bottiglia, dando fuoco al liquido con un accendino.
La 68enne ha avuto la prontezza di raggiungere la doccia e spegnere le fiamme con l’acqua, un atto che le ha salvato la vita. Il fuoco ha però investito l’appartamento che è rimasto parecchio danneggiato. Anche Di Bella è rimasto ferito, seppur in forma non grave. Subito dopo l’atto incendiario, l’uomo si è poi costituito in commissariato. Piera D’Aniello, dopo aver chiesto aiuto dal balcone, è stata soccorsa e condotta all’ospedale Cannizzaro di Catania dove sono state diagnosticate ustioni di primo, secondo e terzo grado su gran parte del corpo, per fortuna non profondissime.