Seduta tattica: sul presidente da eleggere, lo schieramento maggioritario non ha trovato l’intesa sul candidato che avevano proposto alla sindacatura
Si è concluso con un un nulla di fatto il lungo consiglio comunale di Adrano, il primo della legislatura D’Agate, che si è celebrato nella giornata di ieri all’interno della sala consiliare del Palazzo municipale di via Spampinato. Tutto rimandato a lunedi 23 luglio alle ore 18. Sono rimasti a bocca asciutta i tanti cittadini che hanno occupato gli spalti, accorsi per scoprire il nome del presidente del Consiglio comunale. Dopo le fasi iniziali di insediamento e giuramento dei 24 consiglieri comunali, la discussione del civico consesso guidato dal consigliere più votato, Agatino Perni, si è letteralmente arenata sul quinto punto all’ordine del giorno, l’elezione del presidente del consiglio.
Un intervento di Aldo Di Primo, il cui incipit è servito a togliere qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del primo cittadino che sembrerebbe non averlo invitato all’insediamento pubblico, è proseguito poi con il passare la palla avvelenata della questione “presidenza” alla coalizione del sindaco, chiedendo che esprimesse un nome condiviso da tutti da poter votare. Una sorta di iceberg che si è arenato al centro della sala consiliare, che ha mostrato nella sua parte emersa la volontà di apertura e condivisione del nome da votare, ma che nella parte sommersa nascondeva un’opposizione maggioritaria spaccata sul nominativo da eleggere.
Una quadra, presumibilmente sullo stesso nome di Aldo Di Primo, che non si è riuscita a chiudere in questo mese che ha separato l’elezione dall’insediamento dei consiglieri. Nonostante i 15 consiglieri che con il loro fiume di voti avrebbero dovuto portare Di Primo al “soglio pontificio” di sindaco, non sono riusciti a chiudere il cerchio attorno ad un nome per la seconda carica istituzionale.
Una richiesta di sospensione di un ora da parte di Luigi Cancellieri, manda tutti i consiglieri in camera caritatis alle 20:50, per cercare una soluzione utile ad uscire dall’impasse. Durante la seduta, il gruppo “Vivere a colori” ha comunque dichiarato di assumere un ruolo di opposizione all’interno del civico consesso portando a quota 19 su 24 il numero di consiglieri contro D’Agate. Vita consiliare difficile, per D’Agate, che in campagna elettorale aveva dichiarato di poter avere la maggioranza nel giro di 12 ore. Termine che pressappoco dovrebbero scadere entro le 18 di oggi. Al rientro in aula, è lo stesso Aldo Di Primo a chiedere il rinvio della seduta a lunedì prossimo, votata con 14 voti favorevoli del gruppo di maggioranza, 6 astenuti del gruppo di D’Agate più il presidente Perni e 4 contrari del gruppo “Vivere a colori” di Nicola Monteleone.