L’uomo, il 35enne Francesco Mannino, chiese il “pizzo” a due proprietari terrieri
Su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Catania, la Polizia ha dato esecuzione ad ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere, emessa il 19 aprile 2018 dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di 35enne pregiudicato adranita Francesco Mannino, ritenuto responsabile di estorsione e di tentata estorsione, con l’aggravante di aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di assoggettamento, intimidazione ed omertà (articolo 416 bis c.p.) avendo agito per conto del clan mafioso adranita Scalisi, locale articolazione della famiglia mafiosa Laudani di Catania, per agevolarne le attività illecite. La misura cautelare sintetizza gli esiti delle indagini, anche di tipo tecnico, dirette dalla Procura e condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Polizia di Adrano, e che si avvalgono delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia.
Preso in esame dalle indagini il periodo compreso tra il maggio e il dicembre 2017, concernenti due episodi estorsivi, il primo dei quali consumato e il secondo tentato, ai danni di possidenti terrieri del comprensorio di Adrano. In particolare, le indagini avviate a seguito di denuncia di alcuni proprietari di fondi agricoli, hanno consentito di accertare che Mannino, con minaccia implicita di gravi ritorsioni alla proprietà ed esplicita ai familiari, imponeva in un caso e intendeva imporre nell’altro, un servizio di guardianìa con richiesta del “pizzo” dell’importo di 100 euro. Le richieste venivano avanzate con la finalità di provvedere al mantenimento in carcere degli affiliati del clan colpiti da ordinanza cautelare.
L’11 luglio 2017, nell’ambito dell’operazione “Illegal Duty”, era stata data esecuzione a 39 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dei componenti della famiglia Scalisi per i reati di associazione mafiosa, estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti. In arresto anche Biagio Mannino, di 31 anni, fratello di Francesco Mannino, e gli zii Alfredo Mannino (54 anni) e Giuseppe Mannino (55) appartenenti all’omonima famiglia intesa “caliari” ed esponenti di rango apicale del clan Scalisi. L’attività investigativa consentì di riscontrare che la famiglia Scalisi gestisce il monopolio della “guardianìa” in diverse contrade ricadenti nel territorio di Adrano. Espletate le formalità di rito, Francesco Mannino è stato associato presso la casa circondariale di Catania – Bicocca.