Un altro allagamento rende difficile la circolazione anche in via Primo Maggio, nei pressi del secondo circolo “Don Antonino La Mela”
Storia vecchia, vista e rivista, a cui però è difficile abituarsi. Il teatro di quanto vogliamo raccontarvi è Adrano, contrada Naviccia, dove anche oggi, come dopo ogni pioggia, si ripresenta in maniera inesorabile un problema che ormai da anni viene denunciato a più voci ma che non sembrerebbe trovare una concreta soluzione. Non importa se il cielo doni un leggero scroscio o un imponente temporale. Il famoso “lago Naviccia” riappare.
«Sei mesi di tempo per risolvere il problema», aveva detto il sindaco D’Agate nel mese di ottobre, che dovrebbero scadere il prossimo aprile. Ma nel frattempo i problemi rimangono e in questi mesi di attesa che separano Adrano dall’approdo alla terra promessa della soluzione del problema – e speriamo che non si tratti di un’isola che non c’è – dall’altra sponda del lago, non si vedono nemmeno azioni provvisorie che potrebbe attenuare il problema dell’acqua alta.
E come se non bastasse, in una sorta di competizione tra zona Patellaro e la vicina Naviccia, anche in via Primo Maggio – davanti al secondo Circolo Don Antonino La Mela – degno di segnalazione è un secondo laghetto che rende difficoltosa la circolazione in una zona trafficata, soprattutto nell’orario di ingresso ed uscita degli scolari da scuola.
Ma siccome ad Adrano non ci si vuole far mancare nulla, a rendere ancora più entusiasmante l’eperienza quotidiana degli automobilisti, sono le centinaia di buche presenti sul manto stradale, disseminate nelle varie vie cittadine. Via Solicchiata, via Donatello, via Pietro Nenni sono solo alcune delle vie che soffrono dell’incuria del manto stradale a discapito della sicurezza degli automobilisti. Agli adraniti, dunque, non rimane altro che attendere aprile, sperando che si possa vivere una resurrezione e non un pesce d’aprile.