Nel segno della contiuità la Settimana Santa. La “Diavolata” e gli altri riti carichi di grande spettacolarità e fascino
Si sono concluse, ad Adrano, domenica scorsa 16 aprile, le sacre manifestazioni della” Settimana Santa” con la celebre “Diavolata” di Pasqua, riproposta anche in serata. Innumerevoli i fedeli accorsi ai tanti eventi che si sono susseguiti nel corso della settimana, che come ogni anno hanno dato prova di grande spettacolarità e fascino.
La Settimana si è aperta domenica 9 aprila con la Via Crucis vivente, a cura dei ragazzi dell’Oratorio del Rosario. Giovedì Santo, 13 aprile, si è svolta la struggente processione della seicentesca statua di Cristo alla colonna, uscita dalla chiesa di San Sebastiano nel pomeriggio e rientrata in nottata. La statua di Cristo, secondo una leggenda, sarebbe legata a un colonna, ma con una corda senza nodo, per grazia di un angelo. Il simulacro è stato portato a spalla da alcuni fedeli i quali, eseguendo i tipici “3 passi avanti e 2 indietro” hanno conferito un’andatura lenta e tormentata alla statua. Al seguito un corteo formato dal clero e dalle confraternite cittadine.
Il Venerdì Santo, ha avuto come protagonista, per le strade di Adrano, nel corso della mattinata, l’Addolorata, sorretta da donne che si sono alternate agli uomini, in cerca del figlio sofferente. In serata si è svolta la processione del Cristo Morto o “U Lizzanti” portato da giovani uomini con tradizionale copricapo a punta, il tutto reso più straziante dal canto funebre.
Domenica 16 Aprile, giorno di Pasqua, sono state portate in giro sin dal mattino le 3 statue sante di Cristo Risorto, dell’Addolorata e dell’Angelo. Nella tarda mattina è stata eseguita la tradizionale Diavolata o “I Diavulazzi ‘i Pasqua”, che si rinnova da 250 anni e si tramanda da padre in figlio. I personaggi principali sono diavoli, quali Lucifero, Belzebù, Astarot, che rappresentano la Morte, eterna nemica dell’uomo, l’Umanità, simbolo della speranza, e l’Arcangelo Michele, avversario del demonio. Quest’anno interpretati da Federico Sciacca, Nicolò Toscano, Antonio Cozzo e Salvatore Sciacca.
In seguito la messa in scena, che avviene dal 1980, dell’Angelicata. Alla fine, davanti alla chiesa di Santa Chiara, si è svolto l’incontro tra la Madonna e Gesù, chiamato tradizionalmente ”A paci”. In conclusione della Settimana Santa è stata riproposta, in serata, “La Diavolata”.
Nicolò Toscano, nei panni di Belzebù nella rappresentazione della “Diavolata”, dichiara a Yvii24: «Partecipo da cinque anni alla Diavolata, ma ogni volta è come se fosse la prima. Prima di salire sul palco sono emozionato, perché sono consapevole di essere parte di una tradizione centenaria che si tramanderà ancora e ancora, è come se fossi parte di un pezzo di storia».