La raccolta di saggi curata da Matteo Bua e Marco Leonardi, è lo sviluppo del “Mese della Cultura 2017” ad Adrano denominato “L’anno di Nicolò”
Verrà presentato lunedì 30 luglio ad Adrano, nella Sala “Battisti” di Palazzo Bianchi, con inizio alle 18, il libro “Le radici profonde non gelano – Adrano e san Nicolò Politi 1117-2017”, raccolta di saggi di autori vari curata da Matteo Bua e Marco Leonardi, edita da Algra Editore. Interverranno, insieme agli autori che concluderanno l’incontro, il sindaco di Adrano Angelo D’Agate, il predecessore Pippo Ferrante – in carica nell’anno del novecentenario di san Nicolò Politi –, Franco Casella, Mario Grasso e Nicola Scuderi. Modera l’incontro Teresa Sapia.
Il testo, come precisato nella quarta di copertina, è lo sviluppo del “Mese della Cultura 2017” ad Adrano, denominato “L’anno di Nicolò”. La ricerca delle radici identitarie, soprattutto della comunità adranita, in un tempo profondamente povero di ancoraggi simbolici e ideali assume dunque una valenza più significativa che in ogni altra epoca.
Così emerge un quadro complessivo del santo eremita di Adrano come figlio di una cultura e di una civiltà quella greca di Sicilia in un’età, quella normanna, di grandi fermentici politici, artistici e spirituali. Nicolò Politi risulta dunque il prodotto dell’educazione ricevuta dai genitori e dalla comunità greca di Adrano e che non ha mai rifiutato, neanche in nome della scelta radicale dell’eremitaggio al Rogato. Numerosi sono i nomi degli autori che si succedono fra le 170 pagine editate da Algra e tutti di grande prestigio scientifico, tutti protesi a ricostruire quel contesto epocale unico e irripetibile. Non mancano neanche quelli del Preside Angelo Abbadessa e di Don Alfio Conti, deceduti mentre erano in corso i lavori di realizzazione del saggio e le cui carte sono state raccolte e rielaborate al fine di renderle fruibili ai lettori.
Presente è pure il contributo di un gruppo di studiosi di Alcara Li Fusi, il centro nebroideo che è stato l’utima dimora del Santo di Adrano. La grafica di copertina è stata curata da Alessandro Arcoria che ha assemblato l’immagine di alberi nel tipico contesto invernale ed il profilo di San Nicolò gia realizzato dall’artista Erika Rao.