Si svelano i retroscena dopo la serata fra consiglieri comunali adraniti di maggioranza e opposizione. Il video condiviso su Whatsapp e divulgato in seguito
La prima intervista giornalistica dopo il video su precari e “sasizza”, i Consiglieri comunali di Adrano, Enzo Maccarrone e Agnese Alberio (entrambi di maggioranza), la rilasciano a Yvii24, subito dopo un programma autogestito registrato a TVA Adrano.
I due spiegano che la serata in cui è stato registrato il video era una cena fra consiglieri di maggioranza e opposizione, proposta per svelenire il clima che si respira in aula e nelle commissioni. La serata è avvenuta in concomitanza con l’inizio dello sciopero della fame dei dipendenti comunali a tempo determinato, per il mancato pagamento di cinque mensilità arretrate di stipendio.
Complice, forse, un vinello traditore, la serata – a detta dei due protagonisti – sarebbe stata caratterizzata da un clima di allegria che il telefonino della stessa Agnese Alberio ha impietosamente registrato, includendo l’ormai famosa frase della “sasizza” rivolta ai precari. L’indomani il video è stato condiviso, sempre da Agnese Alberio, su Whatsapp a quanti avevano partecipato alla cena, ma la stessa Alberio si sarebbe resa conto solo in un secondo momento delle frasi inopportune registrate su quel video, pregando i colleghi di cancellarlo. Tuttavia, per qualcuno l’occasione è stata troppo ghiotta per lasciarsela scappare. E così il video è giunto sino ad Agatino Alberio che l’ha condiviso su Facebook, innescando una infinita polemica amplificata dai toni dei social.
Alberio e Maccarrone hanno registrato un programma autogestito su TVA Adrano, ma la prima intervista giornalistica l’hanno rilasciata a noi di Yvii24.
Enzo Maccarrone, ribadendo le scuse ai precari, e rigettando la richiesta di dimissioni, dichiara: «Siamo stati stupidi a dare uno strumento nelle mani sbagliate. La politica non c’entra nulla in tutto questo, in quanto era un contesto privato. Abbiamo presentato una denuncia per tutelare la privacy».
Agnese Alberio aggiunge:«Non mi ero reso conto delle parole espresse e rivedendo il video mi vergogno delle frasi che ho detto. Mi scuso con i precari e con chi mi ha dato fiducia. Negli uffici comunali e per strada mi insultano, addirittura qualcuno pure con frasi a sfondo sessuale. Ma adesso chiedo il rispetto che si deve a una donna».