Per il momento l’attivista Cinque Stelle è l’unica in campo. Si vota il 10 giugno, ma si potrebbe anticipare al 27 maggio
Il primo candidato sindaco, pardon, candidata sindaca, alle amministrative di Adrano è donna. Si tratta di Manuela Scarvaglieri, 39 anni, imprenditrice nel campo dell’artigianato, anima del meetup del Movimento 5 Stelle sin dalla sua costituzione. Il via libera è avvenuto con votazione di un’assemblea formata da attivisti e cittadini adraniti, che hanno indicato in Manuela Scarvaglieri il proprio, naturale, aspirante primo cittadino. E per il momento è l’unica candidatura in campo: le altre forze, infatti, sono in fase di attesa. Forse fin troppo. Non è esclusa che l’accelerazione del M5S induca anche gli altri a fare un passo in avanti, anche perché il tempo stringe e al 10 giugno – data probabile del voto, che deve, tuttavia, essere ancora confermata dalla Regione – mancano 80 giorni, e gli adempimenti connessi sono praticamente alle porte. Inoltre, negli ultimi giorni qualcuno ha fatto notare che la data già individuata potrebbe interferire con gli esami di maturità, per cui si è fatta strada anche la data alternativa del 27 maggio: in pratica, ci siamo quasi. Alle amministrative di primavera nell’isola sono interessati 137 comuni, fra cui cinque capoluoghi di provincia: Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani.
Abbiamo intervistato Manuela Scarvaglieri, che parla a tutto campo della sua discesa in campo.
D. Intanto, chi è Manuela Scarvaglieri?
R. Ho la maturità classica sono madre e donna dai diversi lavori, opero sin da piccola nell’artigianato e da sempre sono impegnata nell’ampio universo del volontariato solidale e assistenziale. Aggiungo: da sempre in prima linea nel denunciare furti, intimidazioni e estorsioni, già da quand’ero una piccola imprenditrice nel campo dell’artigianato.
Come si è giunti alla sua candidatura?
Sono stata designata dal voto democratico di attivisti del Movimento 5 Stelle e cittadini di Adrano. Seguo il blog di Beppe Grillo dal 2009 e sono un’attivista da circa cinque anni. Mi sono molto spesa, ogni giorno, mettendoci la faccia e rimboccandomi le maniche, e così faccio tutt’oggi. Essendo presente nei quartieri, a contatto con la gente, nell’ascoltare e nel vagliare le diverse loro e nostre problematiche. Non posso non aggiungere che abbiamo sempre invitato chiunque potesse e volesse condividere i nostri valori, cioè, quelli del Movimento pentastellato. Eppure, nessuno lo ha mai veramente fatto agendo in prima linea. Ho accettato di candidarmi, pochi giorni prima della consegna delle liste, dopo il continuo invito degli attivisti e dei tanti cittadini che ci seguono. Hanno riposto in me tanta fiducia, cosa che, se da un lato mi fa gioire, dall’altro, mi dà inevitabilmente un certo carico di responsabilità. A seguito di una democratica votazione, alla quale non hanno preso parte solo gli attivisti, ho accettato. Credo nel cambiamento. E credo ciò possa esser determinato dal Movimento che agisce e opera in virtù del suo codice etico.
Farete una corsa in solitaria con il vostro simbolo o stringerete alleanze con liste o partiti?
Com’è già immaginabile, ci sarà solo una lista recante il nostro simbolo e nessuna alleanza. Ognuno è libero di sostenerci, senza pretendere nulla in cambio, se non la nostra promessa che, se arriveremo a governare, faremo del nostro meglio per accogliere le richieste di ogni singolo cittadino.
Se una lista già formata venisse da lei e le dicesse: “vogliamo sostenerla come candidata sindaca”, qual è la sua risposta?
Siate liberi di farlo… come cittadini! Senza altre pretese e accordi di alcuna natura politica!
Dunque è una chiusura netta ad altre liste che non siano il M5S?
Sì.
Nel caso di sua elezione, quale sarà il primo provvedimento che adotterà?
Ritengo la prima cosa da fare sia il ripristino del sociale, in ogni sua forma, poiché, negli ultimi anni, c’è stato un distacco enorme tra la politica e il cittadino. Azzarderei dire, un abbandono totale. Il mio impegno sarà innanzitutto rivolto a tutte quelle persone che, sfiduciate dai politicanti che ci hanno rappresentato negli ultimi vent’anni, cercano e sperano ancora che qualche dinamica socio-politica cambi e che la dignità non sia più calpestata. È mia intenzione, in base a ciò, coinvolgere quanti più cittadini possibile nelle istituzioni comunali affinché possano rendersi conto dell’operato dell’intera giunta e quindi essere coinvolti anche in scelte importanti che riguardano ognuno di noi. Adotterei, pertanto, quella che è la democrazia partecipata “dal basso”. Punteremo l’obbiettivo ai bilanci e alle esigenze del paese seguendo le dovute priorità. Al momento, stiamo discutendo su quelli che saranno i punti di forza del nostro programma elettorale.