I fatti nella notte fra domenica e lunedì: Vincenza Zuccarà urla agli aggressori e li mette in fuga
Un fatto indegno che sconvolge, nuovamente, Adrano. Parliamo del pestaggio verificatosi nella notte tra domenica e lunedì in una traversa di via della Regione poco distante dalla scuola “Patellaro”. Secondo la testimonianza del vicesindaco Vincenza Zuccarà, che ha assistito alla scena e che è intervenuta per mettere in fuga il “branco”, poco dopo la mezzanotte un gruppo di ragazzi avrebbe preso di mira un altro giovane picchiandolo selvaggiamente per non noti motivi. La vicesindaca, presumendo che gli schiamazzi provenissero da un branco di cani randagi, si è affacciata al balcone assistendo all’agghiacciante scena.
Solo grazie alle urla rivolte contro a quel gruppo di bulli, si sarebbe evitato il peggio. La stessa Zuccarà ha poi allertato i soccorsi sanitari che sono giunti sul posto per prestare le prime cure al ferito. A rendere maggiormente incresciosa la vicenda, sempre secondo quanto riferito dalla testimone, sono stati i consigli provenienti da alcuni passanti del tipo “non dire la verità” oppure “di’ che sei semplicemente caduto”. Un’omertà dilagante, un timore di ritorsioni, che spesso fa rimanere silenti le vittime di violenza di ogni genere, sia essa fisica che psicologica, che risulta essere accentuata in una Adrano dove il problema della criminalità sembrerebbe essere più presente che altrove.
Ad oggi, forse in virtù di una profonda paura nel denunciare i fatti criminosi, le forze dell’ordine non sarebbero state informate di quanto accaduto e non sarebbe stata presentata nessuna denuncia da parte della vittima.
«Il mio appello è quello di non aver paura delle forze dell’ordine ma piuttosto collaborare con loro per essere sempre dalla parte di chi combatte contro il male» ha spiegato il vicesindaco e testimone dell’increscioso fatto. «Questo episodio mi ha fatto pensare a Rosario Ranno, il ragazzino ucciso dentro la villa, nel bel mezzo di una festa patronale, in mezzo a tanta gente che magari non si è intromessa per salvarlo. Penso che di fronte a questi gesti non bisogna girarsi dall’altra parte ma dobbiamo essere tutti di sostegno nella lotta contro ogni forma di violenza»