Intanto, il fantasma della sfiducia nei confronti di D’Agate si fa sempre più insistente
Nulla di fatto per il consiglio comunale di Adrano che si era riunito nella serata di ieri per l’approvazione del bilancio di previsione. Una richiesta di rinvio avanzata dal consigliere Cancelliere approvata con 9 favorevoli 5 astenuti e 3 contrari. La trattazione dei punti all’ordine del giorno che porteranno poi all’approvazione del bilancio di previsione sono stati rinviati a lunedì prossimo alle 18. Durante questa settimana i consiglieri adraniti si incontreranno in diverse riunioni per capire il da farsi sul documento finanziario ma siamo certi, sin da oggi, che riusciranno a far quadrare gli accordi, considerato che una non approvazione del documento finanziario dell’ente porterebbe ad una preventiva diffida e poi al procedimento di scioglimento del consiglio.
L’approvazione del bilancio, come ben noto, richiederà il voto dell’opposizione che rappresenta sin dal giorno dopo le elezioni la maggioranza numerica in aula. In questa baraonda amministrativa, il primo cittadino che non abbandona mai la pacatezza che lo ha sempre contraddistinto, nel post seduta chiama i tutti consiglieri ad un atto di “responsabilità” mettendo a tacere quelle che potrebbero essere le voci di “mercato” in aula che potrebbero portare ad una variazione dell’assetto del consiglio.
Nel frattempo, sulla testa di D’agate, pende sempre con più insistenza una spada di Damocle rinominata sfiducia, che potrebbe cadere sulla testa del primo cittadino tra 9 mesi, quando si compiranno i 2 anni di mandato e la sfiducia potrà essere votata in aula. Laddove il sindaco non riuscisse a trovare la quadra facendo cambiare idea ai promotori di questo atto, basteranno 16 voti su 24, pari ai 2/3 dei consiglieri, per decretare il “tutti a casa” definitivo e il commissariamento dell’ente in attesa di nuove elezioni amminstrative.