Il depuratore non funziona. Situazione nota, rilanciata dal Movimento 5 Stelle che scrive all’Arpa per una verifica urgente
L’acqua nera continua ad inquinare il Simeto. Una pratica, purtroppo, annosa e largamente documentata quella degli scarichi fognari che finiscono nel principale fiume siciliano, sia per il mal funzionamento dei depuratori dei diversi comuni, sia per gli scarichi abusivi, e che, oggi, viene rilanciata dal Movimento 5 Stelle di Adrano e dalla deputata grillina Angela Foti con foto e video a corredo, dopo un sopralluogo effettuato al depuratore di Adrano insieme agli attivisti locali.
In un comunicato stampa Foti scrive: «Un vero e proprio dramma ambientale sotto gli occhi di tutti, a rischio il territorio e la stessa incolumità pubblica degli abitanti di Adrano. Oltre due chilometri di degrado nei pressi dell’isola ecologica l’aria è irrespirabile, l’acqua che scorre nel territorio adranita è piena di schiuma, e in molti punti i liquami si riversano direttamente nel fiume Simeto; per non parlare dei rifiuti che circondano la zona. Pare che il depuratore non stia funzionando come dovrebbe. Il danno oltre la beffa, – prosegue la deputata – i cittadini adraniti, infatti, continuano a pagare la tassa di depurazione nonostante le condizioni di assoluto decadimento. È necessario che le Istituzioni si attivino concretamente affinché venga preso atto dell’emergenza. Insieme agli attivisti chiediamo ai dirigenti dell’Acoset, a cui è affidato il servizio di depurazione, di assumersi la responsabilità di rendere pubblico lo stato dell’arte; inoltre, sollecitiamo il sindaco Ferrante a far luce su questa incresciosa situazione nel rispetto di chi paga le tasse per godere dei propri diritti. Intanto – conclude Angela Foti – abbiamo già segnalato il fenomeno all’Arpa affinché vengano prese urgentemente le dovute misure di sicurezza per l’ambiente e per gli stessi abitanti di Adrano».