13 voti favorevoli della maggioranza, 10 contrari dell’opposizione e un astenuto per un piano che ammonta a 42 milioni di euro
Si è svolto giovedì scorso all’interno del palazzo di città di Adrano il Consiglio comunale. Il civico consesso si è riunito in seduta “urgente” per la trattazione di sette punti all’ordine del giorno, tra i quali approvazione obbiettivi strategici e finalità per l’elaborazione del Piano Triennale della Corruzione 2017/2019, la sostituzione del componente dimissionario del Collegio dei revisori dei conti periodo 2015/18, la presa d’atto dell’importo presuntivo dello squilibrio finanziario derivante dalle norme di cui all’art. 30 comma 6, della legge regionale n.5 del 28 gennaio 2014 e relativa procedura di riequilibrio, approvazione aliquote e detrazioni IMU 2017, determinazione aliquote e detrazioni TASI anno 2017 e determinazione aliquota addizionale comunale all’IRPEF anno 2017.
I consiglieri sono stati chiamati a deliberare anche il Piano di riequilibrio pluriennale art. 423 del Tuel, punto questo abbastanza scottante che ha rubato ai consiglieri la maggior parte del tempo. Il piano di riequilibrio che ammonta a 42 milioni di euro è stato approvato con 13 voti favorevoli della maggioranza, 10 contrari dell’opposizione e un astenuto.
Dopo la votazione la maggioranza ha chiesto l’immediata esecutività e la sospensione della seduta. La ripresa dei lavori ha visto presentarsi in aula solo i consiglieri Salanitro, Perni e Ricca. Di conseguenza è caduto il numero legale.
Forte la critica dei consiglieri di opposizione all’approvazione del piano, i quali, durante la seduta, hanno incalzato il sindaco, Pippo Ferrante, attraverso diverse richieste di delucidazioni in merito alla composizione del debito e in quale misura l’amministrazione degli ultimi otto anni abbia responsabilità su tale massa debitoria. È stato inoltre chiesto dall’opposizione il motivo per il quale alla richiesta di due anni fa, all’interno di un Consiglio comunale, di creare una commissione di controllo sulla situazione finanziaria dell’ente, la compagine politica al governo ha risposto con un “tutto regolare”.
Aspri dunque i toni dei consiglieri di opposizione Luca Petralia, Maria Elisa Leocata, Anna Bulla, Carmelo Pellegriti, Pippo Alongi, Maria Concetta Cusimano, Carmelo Salanitro, Pietro Carmine Franco, Agatino Perni, Giovanni Ricca i quali hanno inoltre firmato la seguente nota pervenuta alla nostra testata giornalistica:
«42 MILIONI (di euro). A tanto ammonta il debito del Comune di Adrano, certificato dal Piano di riequilibrio voluto dall’Amministrazione e votato dai Consiglieri di maggioranza. Un bel regalo di Natale, che inciderà sulla vita degli adraniti per i prossimi dieci anni. Abbiamo votato contro la soluzione scelta dall’Amministrazione per risolvere il cronico problema finanziario del Comune di Adrano, ritenendola eccessivamente gravosa per i cittadini. Nei prossimi giorni convocheremo una conferenza stampa in cui spiegheremo dettagliatamente la nostra posizione. I cittadini devono sapere cosa li aspetta per il prossimo decennio».