È il risultato del documento presentato dal Coordinamento dei Sindaci dei comuni agrumetati della Sicilia orientale
La III commissione all’Ars ha chiesto al Governo regionale di sospendere il bando del PSR della sottomisura 4.1 a sostegno delle imprese agricole, o almeno di disporre una proroga di 90 giorni della scadenza per la presentazione delle pratiche, fissata per il prossimo 10 Aprile. È questo il risultato del documento presentato dal Coordinamento dei Sindaci dei comuni agrumetati della Sicilia orientale, stilato congiuntamente dagli Assessori alle Attività produttive dei comuni di Paternò e Mineo, Agostino Borzì ed Anna Blangiforti.
Il documento, frutto di quanto discusso durante l’incontro tenutosi a Paternò lo scorso venerdì 24 marzo, nei locali dell’ex Tribunale, è stato trasmesso al Presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessore all’agricoltura Antonello Cracolici, al Dirigente Generale Gaetano Cimò, al Presidente della Commissione Attività Produttive dell’A.R.S. ai Deputati regionali, ai Sindaci ed alle Amministrazioni del nostro territorio, nonché alle Organizzazioni di categoria ed alle Associazioni di Produttori.
Durante l’incontro di Paternò, dal titolo emblematico “Investimenti in agricoltura con il nuovo P.S.R. – Le attese disattese e il ruolo della politica”, sono state passate in rassegna le pesantissime ed evidentissime criticità che, di fatto, impediscono alla maggior parte delle aziende del nostro territorio di partecipare al Bando e di accedere ai finanziamenti comunitari dopo anni di attesa e di inutile programmazione.
I deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana e della Commissione Attività Produttive non hanno potuto ignorare le numerose incongruenze che il Bando contiene e, soprattutto, la disparità di trattamento tra i diversi comparti produttivi e tra i territori della nostra regione.
Il documento è stato solo l’ultimo dei tentativi fatti dall’Amministrazione comunale paternese per apportare delle serie modifiche al Bando. Diversi sono stati gli incontri che si sono susseguiti per trovare soluzioni che tutelassero gli agricoltori del nostro territorio i quali chiedevano semplicemente uguali diritti ed uguali possibilità di partecipazione rispetto agli altri agricoltori siciliani.
È di ieri la notizia dell’approvazione all’unanimità di una mozione che Impegna l’Amministrazione regionale a bloccare il Bando o, quantomeno, a prorogarne la scadenza al fine di consentire l’aggiornamento della piattaforma webPSA per la presentazione della domanda, eliminare le disparità di valutazione tra i diversi comparti, rispondere alle centinaia di FAQ ancora inevase, chiarire la effettiva dotazione finanziaria del Bando e la tempistica dei nuovi Bandi, rivedere i punteggi da assegnare ai settori florovivaistico, orticolo e della viticoltura etnea e, soprattutto, del comparto agrumicolo, anche alla luce della mancanza di concreti interventi in favore degli agrumeti colpiti dal virus della Tristeza.
Il Documento approvato all’A.R.S. è stato redatto da due deputati del PD, lo stesso partito dell’Assessore, e contesta chiaramente l’operato di quest’ultimo, parlando di Bando “caratterizzato da numerose criticità”, di documentazione “scandalosamente carente ed inadeguata”, di risposte alle FAQ “inconcludenti” e di “mancanza di equità nella attribuzione dei punteggi”.
L’Assessore Borzì sulla questione dichiara: «La conseguenza logica di quanto riportato nel documento dovrebbero essere le dimissioni immediate sia dell’Assessore Cracolici che del Dirigente Generale Cimò. Purtroppo, vista l’arroganza e la supponenza che ha sinora contraddistinto il loro operato, penso che ignoreranno anche quanto approvato in sede di Assemblea Regionale causando gravissimi danni alla economia del nostro territorio ed alla stragrande maggioranza delle aziende agricole siciliane».