L’uomo è caduto nella rete della Procura Distrettuale Antimafia di Catania
È stato arrestato ieri in Germania, nella città di Biebesheim (regione dell’Assia), il latitante e pregiudicato adranita Nicola Amoroso (37 anni), detto “Cola tri piedi”, sfuggito nello scorso mese di luglio alla cattura nell’ambito dell’operazione antimafia “Illegal duty”. All’arresto si è giunti grazie ad una indagine congiunta della Procura Distrettuale Antimafia di Catania e condotte dalla Polizia di Stato (Servizio Centrale Operativo, Squadra Mobile di Catania e Commissariato di Polizia di Adrano), con il supporto di Europol, la Polizia tedesca. Amoroso era destinatario di M.A.E. per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Scalisi costituente locale articolazione della famiglia mafiosa Laudani di Catania) con l’aggravante di essere associazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga, estorsione, rapina, ricettazione, reati in materia di armi, danneggiamento seguito da incendio, con l’aggravante di aver commesso il fatto in nome e per conto del clan Scalisi e al fine di agevolarne le attività illecite.
Le forze dell’ordine considerano Nicola Amoroso di elevato spessore criminale. “Illegal duty” (rileggi la notizia)è stata condotta l’11 luglio scorso dalla Squadra Mobile di Catania e dal Commissariato di di Adrano, in esecuzione di due distinte ordinanze applicative di misure cautelari, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di trentanove persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Scalisi), con l’aggravante di essere l’associazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio delle medesime, tentato omicidio, estorsione, rapina, furto, ricettazione, reati in materia di armi, danneggiamento seguito da incendio, con l’aggravante di aver commesso il fatto in nome e per conto del clan Scalisi e al fine di agevolarne le attività illecite.
L’arresto è il frutto di un proficuo scambio informativo tra la Polizia italiana e quella tedesca, e rappresenta il primo risultato del progetto “Eurosearch”, avviato da Europol e dal Servizio Centrale Operativo, finalizzato alla localizzazione e cattura di latitanti mafiosi in ambito europeo.