Alla Tensostruttura di Adrano, tutto pronto per l’undicesimo turno di Serie C Silver
L’Adrano Basket è chiamato al riscatto: domani alle 18.00, sul parquet casalingo della Tensostruttura sita all’interno della villa comunale di Adrano, il quintetto bianconero guidato da coach Bonanno, ospiterà il Basket School Messina, nel match valido per l’undicesimo turno di Serie C Siver, e diretto dal signor Luca Paternico di Piazza Armerina e dal signor Calogero Cappello di Porto Empedocle.
Obiettivo della formazione adranita, sarà quello di ritrovare la vittoria che manca da due turni consecutivi, a causa delle due sconfitte subite per mano di Ragusa prima, e Cus Catania poi. Sarà necessario ritrovare la consapevolezza nei propri mezzi, sia da un punto di vista fisico/tecnico, che da un punto di vista mentale.
Il Basket School Messina, è un avversario per nulla sconosciuto alla formazione etnea: nel 2016 infatti, fu proprio il quintetto peloritano a spezzare i sogni di promozione in Serie D dei bianconeri, conquistando gara 3 della finale play-off del girone orientale di Serie D, ancora oggi impressa nella mente dei tifosi bianconeri costretti a non poter seguire la propria squadra a causa della decisione di disputare il match a porte chiuse.
Ma oggi è tutta un’altra storia. Messina fino ad ora ha messo a sego 371 punti, subendone 372, segno di un equilibrio palese che ha consentito loro di vincere tre gare su due in trasferta.
L’Adrano è obbligato ad invertire la rotta e ricominciare a sfruttare al massimo il fattore campo. Coach Bonanno ha lavorato duramente in settimana affinché la squadra riuscisse a ritrovare il bandolo della matassa, curando moltissimo l’aspetto mentale, che rappresenta un’arma potentissima da monitorare e tenere sotto controllo costantemente.
Due sconfitte, seppur consecutive, non devono rappresentare un dramma, né tanto meno trasformarsi in un ostacolo insormontabile, soprattutto per una squadra giovane come quella adranita. Un calo fisiologico, soprattutto dopo aver disputato gare ad alta tensione fisica ed emotiva, è ampiamente accettabile. Non lo è arrendersi e chinare la testa.