Dopo quindici giorni di ritardo dal primo annuncio, il sindaco Daniele Motta rassicura la cittadinanza: «Riapertura nel rispetto delle regole covid-19»
L’attesa è finita, finalmente da sabato i belpassesi potranno tornare a godere della piscina comunale e dell’intera area dove quest’ultima è ubicata, il parco urbano. Sarà un’estate insolita e ricca di norme da rispettare quella che ci apprestiamo a vivere ai tempi del coronavirus, ma non impossibile. Ogni anno la piscina registra numerose presenze soprattutto tra i ragazzi, i quali da più di un mese hanno ripreso a passeggiare ed ad allenarsi presso il parco urbano desiderosi di vedere quanto prima il cancello della piscina aperto ed i bagnini pronti ad accoglierli.
Per rispondere a tale desiderio ed alle innumerevoli domande sul perché la piscina non abbia riaperto sabato scorso, abbiamo intervistato il primo cittadino, Daniele Motta, che ha dichiarato: «La riapertura era stata fissata al 15 giugno, ma abbiamo riscontrato problemi nel reperire l’acqua per il riempimento della piscina. All’ingresso verrà misurata la temperatura dei singoli che saranno schedati in un apposito registro. Gli ombrelloni verranno disposti a distanza e nel rispetto delle normative: la piscina conterrà una persona ogni sette metri quadri. L’intera area potrà ospitare cento persone ma in acqua ne potranno entrare un massimo di trenta. Sarà una stagione complicata ma le sfide vanno accettate e per tanto rispetteremo i soliti orari di riapertura, dalle 9 alle 17».
A seguito della dichiarazione del sindaco, ieri pomeriggio abbiamo verificato lo svolgimento dei lavori presso la piscina che a quanto pare stanno procedendo a rilento e ciò potrebbe provocare un ulteriore posticipo della data di riapertura, ma solo sabato si potrà verificare. Gli addetti stavano riempiendo la piscina d’acqua ed hanno staccato quasi tutto il prato sintetico che tappezzava buona parte dell’intera area ospitante la vasca. Gli step successivi prevedono pulizia e scerbamento, collocazione di sdraio e lettini rispettando le norme di distanziamento sociale, controllo igienico-sanitario e riapertura degli spogliatori, i quali dovranno anch’essi essere sanificati.
Insomma, i lavori da svolgere sembrerebbero ancora molti rispetto ai giorni che effettivamente rimangono alla riapertura. In più, occorre evidenziare che, seppur si riuscisse ad ultimare i lavori della piscina entro sabato, tante altre zone all’interno del parco si presentano sporche e non curate. Saltuariamente vengono abbandonati oggetti e rifiuti dai frequentatori i quali, per non farsi cogliere in flagrante, gettano via i materiali ingombranti all’interno di una costruzione incompleta situata vicino le giostre dei bambini, dentro lo stesso parco. Al suo interno troviamo mattoni, pattume, legna, mozziconi di sigaretta, materassi. Gli “zozzoni” agiscono indisturbati a causa dell’assenza di porte e di sistemi di videosorveglianza in questa struttura.