Non si ferma nemmeno davanti alla pandemia, ai piedi dell’Etna, l’azione degli incivili di turno che hanno come hobby principale quello di trasformare la natura in una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. A denunciare l’ultimo scempio ambientale, in ordine cronologico, è un utente Facebook che ha postato alcune foto che ritraggono cumuli e cumuli di rifiuti abbandonati indiscriminatamente in contrada Timpa Magna a Belpasso. Gli Elettrodomestici fuori uso, i divani, i materassi e i mobili in disuso abbandonati, irrompono in maniera stridente rispetto alla natura circostante. E poi, gli immancabili rifiuti in eternit, il cui abbandono rappresenta una vera e propria bomba ambientale. Una sinfonia dalle note stonate, quella che si ripete costantemente in tutta l’area del Parco dell’Etna, la cui musica continua a levarsi dal suolo senza che nessuna azione concreta riesca ad essere portata a compimento dalle istituzioni per frenare questo dilagare di inciviltà.
E come se non bastasse, tra i rifiuti immortalati dall’utente, è possibile scorgere anche delle vecchie videocassette Vhs di cartoni animati con delle etichette di inventario ancora attaccate, che fanno ricondurre la proprietà ad un istituto scolastico belpassese. Al momento, non sarebbe stato accertato nessun collegamento tra l’istituto scolastico e l’abbandono selvaggio di queste videocassette vicino ad alcuni mobili in legno. Potrebbe trattarsi, piuttosto, che un incivile abbia fatto pulizie in casa o qualche ditta incaricata di ripulire qualche magazzino dell’istituto abbia preferito abbandonare selvaggiamente i rifiuti, piuttosto che smaltirli in maniera corretta.
Una soluzione è certamente oggi necessaria, attraverso azioni veloci, sinergiche e forti. Una vetrina magnifica, quella dell’Etna, che viene costantemente imbruttita dalle centinaia di discariche abusive che sorgono a causa degli zozzoni di turno. La questione dell’abbandono selvaggio dei rifiuti in pieno Parco dell’Etna, proprio qualche settimana fa, era balzata alle cronache nazionali grazie alla trasmissione dell’emittente La7, “Eden – Un pianeta da salvare”, condotta da Licia Colò, che ha dedicato una piccola parte del documentario realizzato sul vulcano, a questa piaga che sanguina costantemente. A non fare tabù del problema, in quell’occasione, è stato lo stesso presidente del Parco regionale Carlo Caputo – nonchè ex sindaco di Belpasso – che comunque ha precisato che la competenza dei rifiuti è in mano ai comuni. Caputo ha dichiarato che, come parco, sarebbe utile l’azione dei “tanti innamorati, tanti appassionati dell’Etna, tante associazioni che fanno bene il loro lavoro di volontariato” e che dovrebbero essere risorsa umana per il controllo del territorio. Una visione forse troppo romanzata, a nostro dire, che rischierebbe di essere una piccola goccia di fronte alla vastità e alla gravità del problema.