Ritorno a Belpasso per monsignor Giovanni Lanzafame che guidò la parrocchia Maria Santissima Immacolata (chiesa madre) all’inizio degli anni ’90
Cresce l’attesa a Belpasso per l’insediamento, previsto per domani, venerdì 28 settembre alle 19, di monsignor Giovanni Lanzafame alla guida della parrocchia Maria Santissima Immacolata, la chiesa madre. La santa messa accompagnerà l’insediamento della nuova guida religiosa belpassese, che prenderà il posto di monsignor Giuseppe Calabrò, che assume la guida della parrocchia del Santissimo Salvatore di Paternò, sua città natale.
Per monsignor Giovanni Lanzafame si tratta di un ritorno a Belpasso. Il suo primo mandato infatti è datato 1989, quando fu parroco della chiesa madre. Il suo rapporto con la cittadina pedemontana è sempre stato forte, non a caso fu nominato cittadino onorario per la sua dedizione morale e spirituale. Specializzato sui “temi mariani”, pertanto scrittore e docente di “mariologia” al centro degli studi teologici di Siviglia, è divenuto monsignore canonico onorario della cattedrale di Catania nel 1996.
I suoi innumerevoli studi presso Siviglia, Madrid, Roma ed i titoli religiosi conferitogli, lo rendono una guida apostolica completa. Profondamente legato alla sua terra natia, ovvero Catania, ma anche a Palermo per legami familiari, ricorda a tutti l’appuntamento di venerdì tramite la sua pagina Facebook, rivolgendo un saluto a monsignor Giuseppe Calabrò:
Carissimo Don Pippo, stimato Monsignor Calabrò, ti porgo i più sinceri auguri per il lavoro che hai svolto in questi anni come parroco nella parrocchia della Chiesa madre di Belpasso. Questa sera con una solenne celebrazione darai il saluto a questa preziosa comunità prima del mio ingresso e soprattutto ancora auguri per l’ incarico nella parrocchia del SS. Salvatore della tua città natale di Paternò. In queste due ultime settimane, incontrandoci in parrocchia, ho ringraziato il Signore e la Vergine Santa per la tua disponibilità e il tuo incoraggiamento nell’ andare avanti nel fare bene della Chiesa. Sentiamo in noi ciò che san Paolo ha detto ai cristiani di Corinto:
“Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio”.
Concludendo di ti dico carissimo Monsignore: «Giusto è il Signore in tutte le sue vie, e buono in tutte le sue opere» Sal 144,
Ti auguro di continuare a gustare la Sua Meraviglia.
Dio benedica i tuoi passi, il tuo ministero, i tuoi cari.
In unione di servizio ti raccomando di cuore al Signore.
Con vera gratitudine e affetto fraterno
Padre Gianni Lanzafame