Il 5 e 6 agosto si celebra il ricordo dello scampato pericolo bellico: un carro armato tedesco non riuscì a sparare e gli Alleati entrarono in città senza colpo ferire
Il potere e la magia della tradizione non si infrange e, come ogni anno, dal 1943, i belpassesi sono pronti a celebrare il “Patrocinio di santa Lucia”. Quest’anno ricorre il 75° anniversario del patrocinio e come da consuetudine la “Fondazione Carri di Santa Lucia”, si occuperà dell’apertura delle sfarzose macchine sceniche, raffiguranti la storia della santa. Ogni carro rappresenta la fede, la passione, la dedizione e l’impegno dei carristi di ogni quartiere.
Ma facciamo un tuffo all’indietro di tre quarti di secolo, sino a quel lontano 6 agosto ’43, quando Belpasso si presentava come un paese spoglio, senza più gente per strada e senza rintocchi di messa. Lo sbarco delle truppe alleate innescò durissimi scontri con i nazifascisti che ripiegavano, con la conseguenza che furono tanti i morti nei luoghi dove infuriò la battaglia, anche non distanti dal centro etneo. La popolazione, terrorizzata, si rifugiò in campagne e nelle grotte.
Belpasso non sfuggì a questo scenario. Uno dei pochi che rimase per difendere ciò che c’era di più sacro nella città, fu il prevosto Santi Roccella, che non volle abbandonare la chiesa madre, affidandosi a santa Lucia ed alla Vergine Immacolata. Quando le forze erano già schierate e si attendeva solo il primo colpo di mitraglia, il carro armato rivolto dai tedeschi contro gli Alleati non riuscì a sparare, favorendo la ritirata delle truppe italo-tedesche e l’ingresso a Belpasso degli angloamericani senza colpo ferire.
Da quel giorno in poi, quell’atto di fede viene celebrato ogni anno. Con gioia la città ricorda quanti ritornando nel proprio paese ringraziavano i liberatori per poi gettarsi ai piedi del simulacro di santa Lucia rendendole onore e grazie. Come detto, si rievoca quel bellissimo inizio di agosto, che segnava anche la liberazione dall’oppressore, con la festa del patrocinio. Proprio per questo motivo si svolge il 5 ed il 6 Agosto.
Torniamo ai carri: l’ideatore si identifica come Mastro carratore, colui che si occupa di sviluppare il progetto e che, insieme a pochi intimi, conosce ogni segreto del proprio carro. Di anno in anno si affrontano diverse tematiche che non vertono solo sul tema religioso, ma abbracciano anche il sociale e la storia. Lo spettatore rimane quasi incantato durante l’apertura del carro fino all’apoteosi della santa. La musica e le voci narranti svolgono un ruolo importante perché aiutano a capire e ad interpretare il carro. Il 5 agosto è la data del “Patrocinio di santa Lucia” con l’apertura della “cameretta” e l’esposizione del simulacro e delle reliquie. Lo stesso giorno si assiste all’apertura del carro nei quartieri San Rocco e Matrice, in piazza Duomo. Infine, il 6 agosto in piazza Sant’Antonio, apertura del carro curato dal quartiere.