Caputo: «Gara per sette anni perché chi viene a investire qui non può sostenere altrimenti il servizio»
Si è svolto domenica mattina presso l’Auto Yachting Club di Catania l’incontro sul tema: “Lo stato della raccolta differenziata in Sicilia”; a rappresentare il Comune di Belpasso, il primo cittadino Carlo Caputo, il quale ha presentato l’esperienza amministrativa del comune belpassese. Infatti, è stato proprio Belpasso ad aggiudicarsi il primo posto tra i Comuni siciliani con più di 20.000 abitanti, come portatore di azioni positive nel settore dei rifiuti, in considerazione del fatto di aver raggiunto il 68,92% di raccolta differenziata.
Un incontro che ha visto confrontarsi: il dirigente regionale dell’Ufficio Speciale Differenziata Salvatore Cocina; Gianluca Proto (Legambiente); Sebastiano Spina (Zero Waste); Giuseppe Caudo (Presidenza Regione Siciliana); Emma Schembari (Comieco). A fare gli onori di casa il presidente dell’Auto Yachting Club, Franco Ballati. Ad essere presente anche il sindaco di Zafferana Etnea, Alfio Russo, che ha raccontato, così come Caputo, l’esperienza del proprio Comune.
«A Belpasso – ha raccontato ai presenti il sindaco Caputo – abbiamo già realizzato un risparmio sulla bolletta Tari che oscilla tra i 50 e i 110 euro per ciascuna utenza domestica, circa il 30% e questo dimostra ai cittadini che fare la raccolta differenziata produce dei vantaggi economici concreti. Se poi il singolo cittadino va all’isola ecologica e porta altro materiale, ha uno sconto ulteriore. Come si è arrivati a questo risultato? Nel 2016 abbiamo studiato un capitolato d’appalto nuovo per l’intero servizio rifiuti, per sostituire il vecchio e inadeguato appalto delle Ato. Abbiamo fatto una gara per sette anni, quindi basta con proroghe del servizio o gare per periodi brevi, perché chi viene a investire qui non può sostenere altrimenti il servizio. Già con questo stiamo già risparmiando 18 mila euro al mese sui costi del servizio rispetto alla precedente gestione, dove c’erano evidentemente degli sprechi che noi abbiamo di fatto eliminato. A questo si sono aggiunti i verbali – ha aggiunto il primo cittadino –, in tre anni ne abbiamo fatti 311 alcuni molto importanti, da 1500 euro, perché si trattava di veri e propri reati ambientali».