A disposizione dei cittadini tre applicazioni per smartphone che abbiamo testato. Alle segnalazioni nessun seguito
“Etnambiente”, “Municipum” e “Smartrash” sono progressivamente in ordine di lancio i nomi delle tre App scaricabili tramite smartphone che consentono ai cittadini di Belpasso di effettuare diverse segnalazioni come individuare discariche generate da cumuli di rifiuti abbandonati, evidenziare mancanze nell’arredo urbano e prenotare il ritiro di ingombranti. L’utilizzo delle App è solamente un modo per fare sentire il cittadino partecipe senza porre fine ai problemi? Questa domanda si pongono spesso i belpassesi i quali, dopo aver evidenziato diverse problematiche su “Municipium”, constatano che poco, o addirittura nulla, viene risolto.
A tal proposito l’assessore Davide Gugliemino, a seguito di una lamentela ricevuta su Facebook, ha precisato che tutte le segnalazioni effettuate lo scorso anno mediante “Municipium” sono state azzerate, poiché l’applicazione per diverso tempo è stata sospesa ed è tornata attiva solo da qualche mese, dalla fine del 2019.
Andando a osservare come funziona l’App, lo stato della segnalazione a differenza di altri comuni, come ad esempio nel comune di Pomezia (RM), non compare. Gli step successivi che dovrebbero apparire accanto ad una segnalazione sono: “aperto”; “in gestazione”; ed infine “chiuso”, quando il problema segnalato viene risolto.
Nel momento in cui si desidera effettuare una segnalazione bisogna accedere con le proprie generalità (nome, cognome, email e numero di telefono); in seguito è obbligatorio allegare un messaggio con su scritto quanto riscontrato ed infine renderlo visibile allegando una o più foto. Queste ultime possono essere scattate istantaneamente o selezionate in remoto. Un altro accorgimento indispensabile è la geolocalizzazione che si aggiunge alla segnalazione in modo automatico, se la foto viene scattata sul posto; in caso contrario la si può ricercare in un secondo momento ed aggiungerla insieme allo scatto selezionato dalla galleria.
Lo scorso 29 gennaio, abbiamo testato l’effettiva funzionalità di “Municipium” inviando una segnalazione con due scatti ritraenti una discarica presso il Villaggio delle Ginestre. I rifiuti che deturpano la zona sono stati abbandonati lungo via Filippo Brunelleschi. La nostra segnalazione è stata protocollata e subito dopo abbiamo ricevuto una mail di conferma. Ahimè, con il passare dei giorni abbiamo constatato che lo stato della segnalazione continua a non apparire. Anche la sezione della privacy presenta qualche anomalia, in quanto la pagina appare vuota senza dati o contatti utili.
In merito a ciò abbiamo sentito anche l’assessore Salvo Pappalardo il quale dichiara a Yvii24 «che l’App adesso è perfettamente funzionante e che, economicamente permettendo, i problemi sottoposti verranno risolti». Ricordiamo che “Municipum” rientra in un progetto ancor più grande in quanto diversi comuni hanno aderito e sono stati inglobati all’interno di quest’applicazione. La piattaforma consente non solo di segnalare diversi problemi (rifiuti, segnaletica, illuminazione, buche, scuole, strade) ma anche di partecipare a sondaggi ed essere informati su eventi e notizie.
Anche “Etnambiente”, pur non essendo mai stata sospesa, non è soddisfacente, poiché presenta alcune lacune. Si tratta di una realtà digitale esistente dal 2018, sin da quando il sindaco Daniele Motta e l’assessore Salvo Pappalardo hanno rilanciato la lotta contro le microdiscariche abusive, stipulando un accordo con Alberto Falcone, ideatore del progetto per conto della “Strada del Vino dell’Etna”. Quest’App, nello specifico, consente di individuare tramite la geolocalizzazione i rifiuti abbandonati e di conferirli presso l’isola ecologica grazie all’aiuto dei volontari.
Il malfunzionamento dell’App è stato riscontrato soprattutto a Piano Tavola dove i cittadini hanno più volte segnalato la presenza di rifiuti senza aver trovato riscontro. Riguardo questa problematica, l’assessore Salvo Pappalardo dice che «sei i cittadini non ricevono un feedback da “Etnambiente” è perché segnalano rifiuti in strade o zone non di competenza comunale». Lo scorso 29 gennaio, abbiamo testato anche “Etnambiente”, inviando in contemporanea la stessa segnalazione della discarica presso il Villaggio delle Ginestre anche su questa App. Anche in questo caso la nostra richiesta è stata subito protocollata mentre l’email di conferma è arrivata l’indomani, il 30 gennaio.
Se andiamo a leggere lo “storico segnalazione”, a differenza che su “Municipium”, possiamo notare che accanto la voce “stato” appare scritto “assegnata al comune”. L’assegnazione è avvenuta in data 31 Gennaio. Tuttavia, quest’App presenta dei limiti. “Etnambiente” non permette di allegare un commento e gli scatti e la localizzazione in remoto. La segnalazione, inoltre, deve essere inviata dal luogo e questo è un evidente limite perché il cittadino è costretto ad eseguire la procedura sul posto (e non comodamente a casa), esponendosi anche ad eventuali ritorsioni di chi, ad esempio, sia stato l’autore dell’abbandono rifiuti o di altri scempi.
La nota più dolente è che la geolocalizzazione viene ricercata ed inserita direttamente dal sistema e non può essere corretta dall’utente: la nostra segnalazione è stata inviata in via Filippo Brunelleschi ma l’App l’ha registrata come via Lorenzo Bernini. Infine, in più alcuni lamentano l’assenza dell’anonimato. Per utilizzare correttamente queste App bisogna iscriversi e creare un account personale. Questo ha fatto si che molti cittadini, non volendosi esporre in prima persona, le abbiano disinstallate.
Non ci resta che attendere per verificare se l’ultimo arrivo, ovvero “Smartrash”, sarà più funzionale. Nata il 9 gennaio è scaricabile da IOS ed Android per tutti quelli iscritti regolarmente alla TARI. A differenza delle altre altre due App, quest’ultima permette di prenotare il ritiro di ingombranti. Vedremo al prossimo “aggiornamento”!