L’associazione “Una mano per 4 zampe” lancia un appello per l’adozione
Dieci cani all’abbandono in cerca di cure ed affetto. Accade a Belpasso dove lo scorso 13 gennaio in un fondo agricolo dotato di casa, in via Agnelleria, tra il centro commerciale Etnapolis ed Etnaland, è stato rinvenuto il corpo senza vita di un settantenne che vi abitava da solo e la cui unica compagnia era rappresentata dai suoi dieci cani. Con ogni probabilità, una morte naturale e solitaria: l’uomo è stato infatti ritrovato alcuni giorni dopo il decesso. Sono stati i vicini a chiedere l’intervento dei Carabinieri poiché non lo vedevano da qualche giorno. All’atto del ritrovamento, il cadavere era già in stato di decomposizione.
A far compagnia all’uomo nel corso delle sue giornate ed anche nel momento in cui si è congedato dalla vita, i suoi cani, sette adulti e tre cuccioli, che lo hanno continuato a vegliare. Tutti e dieci si trovano attualmente nell’abitazione, sparpagliati tra dentro e fuori, in un contesto di grande degrado: l’uomo, nel tempo, ha accumulato una grande quantità di materiale d’ogni tipo, trasformando il suo podere in una sorta di deposito di ferrovecchio, quasi una discarica. I poveri animali abbandonati, hanno già iniziato a soffrire per la mancanza di acqua, cibo ed attenzioni.
Essendo sempre stati accuditi, questi cani non sono in grado di vivere per strada o di cercar le cibarie autonomamente, la soluzione sarebbe quindi quella del ricovero presso un canile, ma ciò richiederebbe un ingente somma di denaro. L’associazione animalista “Una mano per 4 zampe”, che opera fattivamente sul territorio belpassese, ha lanciato un post su Facebook mirato alla sensibilizzazione dei cittadini.
Lo scopo è quello di cercare nuovi padroni ai cani, che possano occuparsi di loro. L’appello social recita: «Noi non abbiamo né possibilità di spostarli da li, né come aiutarli a sfamarli. Faremo presente tale situazione al Comune perché per legge si deve occupare lui di queste anime! Se qualcuno intanto volesse donare cibo o antiparassitari e vermifughi ci contatti».
I volontari dell’associazione quotidianamente si prendono cura dei cani randagi, occupandosi di sterilizzazione, microcippatura, e, possibilmente, adozione. In considerazione del notevole numero di cani lasciato dall’anziano deceduto, non sono in grado di coprire le spese necessarie per il loro mantenimento.
Stando a quanto dichiarano i volontari di “Una mano per 4 zampe” gli unici a rispondere all’appello sono stati dei vicini di casa del proprietario, disposti ad occuparsi dei cani solamente se il Comune erogherà un sostegno economico. Una situazione che appare alquanto complicata.