Il riconoscimento per un cortometraggio sulle drammatiche piaghe sociali che ledono la dignità inviolabile della persona
Vincono la “Coppa della legalità”, con una clip su ciò che lede la dignità della persona, gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore “Mario Rapisardi” di Biancavilla, nell’ambito dell’iniziativa promossa dall’associazione antiracket “Libera Impresa”, dall’Associazione Nazionale Magistrati Etnea, e dalle Forze dell’Ordine, all’interno delle celebrazioni per il venticinquennale della morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
«Il cortometraggio, interamente girato e montato dagli studenti – spiega la docente Santa Maugeri, coordinatrice del progetto insieme alla collega Carmela Gangemi – simula le drammatiche piaghe sociali che ledono la dignità inviolabile della persona umana: infrazioni al codice stradale, i reati di estorsione, droga, furto, le violazioni dei diritti umani».
La scuola quale agenzia educativa deve insegnare a contrastare fenomeni di prevaricazione e di corruzione, a non avere mai paura di Pensare, di Denunciare e di Agire. Come diceva Peppino Impastato, “La mafia uccide, il silenzio pure…”.
Hanno realizzato il video: Giuseppe La Cava, Juan Pablo Malagon Mendez, Salvatore Santangelo, Antonio Santangelo, Francesco Greco, Salvatore Rapisarda, Salvo Cinardi, Giovanni Oliveri, Andrea Fazio, Antonio Lo Re, Dario Bulla, Carmelo Laudani, Pietro Lavenia. Hanno effettuato le riprese e il montaggio gli studenti Federico Falcone, Giuseppe Barbagallo e Carmelo Petralia.