Branchi di cani randagi avvistati liberi di scorrazzare in diverse zone del centro. Gli abitanti dei quartieri a nord del paese chiedono aiuto
Un branco composto da più di 12 cani, di stazze e razze differenti, sono ormai diventati i veri “padroni” del quartiere a nord della circonvallazione di Biancavilla (via Finlandia, via Città del Vaticano). Quello segnalato da diversi cittadini anche attraverso i social è comunque solo uno dei tanti branchi che si possono incontrare percorrendo le vie cittadine di Biancavilla, soprattutto nelle ore serali. Un problema, quello del randagismo, già esistente da tempo nel centro etneo e più volte segnalato dai cittadini alle autorità competenti, ma in gran parte ignorato.
Questi cani che girano indisturbati per il paese sono certamente un aspetto da non sottovalutare, un rischio concreto, soprattutto per anziani e bambini. In numerosi quartieri, i residenti sono costretti a fare i conti con questi randagi, che spesso si aggirano davanti alle abitazioni o che rovistano tra la spazzatura in cerca di residui organici e la loro fame, talvolta, si traduce in comportamenti minacciosi per quanti si spostano a piedi.
A dare l’allarme e a riaccendere il caldo argomento in questi giorni un cittadino biancavillese (il quale ha segnalato il problema a Yvii24) Alberto Scandurra che su Facebook ha anche postato una foto dei cani randagi che scorrazzano proprio davanti casa sua, suscitando le reazioni di altri utenti Facebook biancavillesi che riscontrano lo stesso problema. Sono in tanti a chiedersi se sia proprio necessario dover attendere che qualcuno rimanga ferito da una possibile aggressione, prima che gli enti competenti si attivino per risolvere il problema. La richiesta di un intervento concreto da parte delle istituzioni proviene ormai da più fronti e non può di certo rimanere ancora disattesa, mettendo così definitivamente fine a quella che è diventata una vera e propria emergenza. Immancabili anche le reazioni di chi sostiene l’innocenza di quegli animali e che con regolarità, magari, gli da qualcosa da mangiare, creando così le condizioni per una loro permanenza nel rione.
Da circa due settimane nel nostro quartiere, via Finlandia, via Città del Vaticano e zone limitrofe – dichiara Alberto Scandurra ad Yvii24 – è diventato quasi impossibile uscire di casa a piedi a causa di un branco numeroso di cani che costantemente si aggira in zona. La paura è tanta, le lamentele altrettante ma pur avendo esposto il grave problema alle autorità ed al sindaco non si è mosso nessuno. È un continuo scaricabarile tra autorità e associazioni animaliste. In poche parole se non succede prima qualcosa di grave non penso che nessuno se ne interessi tranne noi che siamo costretti perché ci viviamo».
Quello del randagismo è un fenomeno che da sempre mette in evidenza diverse problematiche legate a questioni di sicurezza e di igiene alle quali bisogna rispondere. Ma c’è ben altro. Ad esprimersi anche la Cassazione, che a tal proposito obbliga i comuni a vigilare sulla presenza di cani randagi sul proprio territorio, apportando i giusti provvedimenti affinché impediscano danni alle persone provocati dall’aggressione dei cani. Obbligo ancora più ferreo se sono gli stessi cittadini a segnalarne la molesta presenza.
Un problema che resta sempre di grande attualità, anche a tutela degli stessi animali e va affrontato nel miglior modo possibile, evitando anzitutto pericoli per la cittadinanza.