La vicenda dell’ex vicesindaco Giusy Distefano e del marito, entrambi disabili, non si sblocca ancora: prodotto un sollecito a Italgas
Avevano gioito, e con loro l’intera comunità di Biancavilla, per quel che sembrava la fine di una vicenda che Yvii24 aveva definito kafkiana e che li vedeva (e li vede ancora) impossibilitati ad entrare nella loro nuova casa per il mancato allaccio alla rete del gas. La vicenda (di cui Yvii24 si è già occupata, rileggi l’articolo)è quella dell’ex vicesindaco biancavillese Giusy Distefano e del marito Nino Gurgone, entrambi disabili, genitori di un bambino di 6 anni. Giusy e Nino hanno realizzato una casa indipendente con cortile e giardinetto e a misura di disabile: barriere architettoniche abbattute e comodo ascensore interno.
Casa bella e comoda, ma non avevano fatto i conti con la stupidità della burocrazia: a causa della presenza della fluoroedenite, il minerale simile all’amianto che inquina il territorio e che impone un protocollo ben preciso in caso di scavo, i tempi di realizzazione di pochi metri della conduttura del gas si sono allungati a dismisura. Nello scorso mese di dicembre, Italgas e Comune di Biancavilla, dopo che la stampa (inclusa Yvii24) si era interessata alla vicenda. avevano raggiunto un accordo che sembrava schiudere l’uscio dell’abitazione a Giusy e Nino (rileggi l’articolo).
Ci si attendeva nel nuovo anno l’avvio dei lavori e, invece, è già quasi passato gennaio e tutto tace. Tramite il proprio legale, i coniugi hanno inoltrato il 20 gennaio una istanza di sollecito all’Italgas e al Comune di Biancavilla, ma il silenzio continua ad essere assordante. Con il sollecito, la coppia chiede di conoscere il cronoprogramma dei lavori e la data del loro inizio. E con Giusy e Nino, lo vuol conoscere tutta la comunità che in questi mesi li ha sostenuti e incoraggiati a non mollare contro una burocrazia ottusa e insensibile.