Alessandro Scaccianoce: «Dal Battesimo all’altare. Tornare da diacono all’Annunziata è una grande emozione»
Un bagno di folla di amici e conoscenti ha accolto sabato scorso il neo diacono permanente Alessandro Scaccianoce all’interno della parrocchia Annunziata di Biancavilla. Scaccianoce, ordinato diacono lo scorso mese di agosto in concomitanza con la grande festa estiva dedicata all’Elemosina all’interno della cattedrale di Ventimiglia, ha affiancato don Antonino Tomasello nel servizio eucaristico insieme al diacono Davide Mareth. Per Scaccianoce, quello di sabato, è stato un ritornare alla sua origine, alla sua parrocchia che lo ha visto crescere in età e fede, sotto la guida amorevole di padre Placido Brancato e padre Giovambattista Zappalà per poi continuare la sua attività da fedele laico nella Basilica collegiata dove è tra i fondatori dell’associazione Maria Santissima dell’Elemosina. Un lungo percorso travagliato, il suo, alla ricerca della vocazione maturata poi in una fredda e secolarizzata Milano dove don Scaccianoce si è trasferito da un decennio per lavoro. A lui, durante la serata di sabato, è stata anche affidata l’omelia che nella sua semplicità ed emozione del momento ha raggiunto i cuori di chi quel “servitore” lo conosce da tempo.