Da sei mesi non è attivo il servizio di trasmissione web delle sedute consiliari: cosa si vuol nascondere dietro questa scelta?
C’era una volta… lo streaming delle sedute del Consiglio comunale di Biancavilla. È già diventata una “favola”, come quelle che si raccontano ai bambini, la vicenda della trasmissione in diretta web delle sedute consiliari (il presidente del Consiglio comunale Marco Cantarella ha replicato dicendo che lo streaming è attivo ma non è aggiornato l’archivio; Yvii24 ha controreplicato dicendo che almeno in un’occasione lo streaming non è stato attivato ndr). Il servizio (l’archivio delle sedute consiliari ndr), molto utile per i cittadini, ma anche per chi svolge attività politica, addetti ai lavori e giornalisti, si è interrotto mercoledì 27 marzo 2019 e da allora non è più ripreso. A dire il vero, del Consiglio comunale eletto a giugno del 2018, sono presenti appena 6 sedute. Del precedente consesso sono, invece, presenti tutte le riunione.
E come farà, adesso, il sindaco Antonio Bonanno ad affermare «Lo abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione», come ha ereditato la spazzatura? Ironia a parte, non si capisce bene il perché questo Consiglio rimanga indifferente ad una richiesta di partecipazione e democrazia che viene dal basso. Una totale indifferenza e una chiusura netta che sembra voler nascondere dietro una tenda quanto avviene in aula, piuttosto che rendere “trasparente” l’attività degli eletti del popolo e la casa comunale.
Un pessimo segnale davvero, che segue il pessimo segnale lanciato in una delle ultime sedute consiliari, quando il presidente Marco Cantarella tolse la parola in pregiudiziale – come mai era avvenuto prima – al consigliere Vincenzo Mignemi che stava per attaccare l’amministrazione comunale: certo, si obietta, l’ha fatto a norma di regolamento. Purtuttavia, mai era accaduto prima che non si lasciassero parlare i consiglieri in pregiudiziale. E poi, «se la politica non si fa in aula, dove si fa nei cortili?» (cit. Mignemi). Insomma, due indizi fanno una prova: il Consiglio comunale di Biancavilla vuol nascondere ai cittadini quanto avviene in aula? Da questi fatti, sembrerebbe proprio di sì.