Dura nota del circolo territoriale dem che ricorda «la didattica a distanza è solo per emergenza sanitaria»
«Il solito post su Facebook! Questa volta per chiudere le scuole per un mese intero. Siamo al ridicolo, un sindaco che non ha il coraggio di dire la verità, si nasconde dietro un dito, questa volta con la scusa del terremoto, ma non si potevano aspettare le vacanze di natale per monitorare la sicurezza delle scuole?» Lo scrive in una nota il circolo di Biancavilla del Partito Democratico, a proposito dell’ordinanza di chiusura delle scuole del sindaco Antonio Bonanno dal 7 al 22 dicembre (rileggi l’articolo).
«La sanificazione delle scuole, come mai non farla ogni fine settimana? Ma non si rende conto che a Biancavilla tra Covid e terremoto ci sono alunni che in due anni scolastici hanno appena fatto due mesi di scuola. Praticamente sta rubando un futuro ai nostri ragazzi, studenti che fra qualche anno saranno lavoratori e che non avranno mai una formazione scolastica di base completa. Caro sindaco – aggiunge il Pd – ci spieghi come proseguiranno le lezioni a casa i nostri figli, visto che la Didattica a distanza va attivata solo in caso di emergenza sanitaria. Inizi a prendere sul serio il proprio ruolo che le è stato assegnato, dia risposte adeguate alla comunità Biancavillese.
Dopo l’ultimo ed unico screening non aveva dichiarato che i contagi tra gli alunni non erano allarmanti e i pochi casi erano già in “isolamento”? Premettiamo che non ha mai comunicato realmente quanti genitori ed alunni si siano sottoposti al tampone durante i due giorni di screening. Come si può spiegare ai ragazzi che non possono andare a scuola causa falsa scusa per la pandemia, ma il mercoledì possono andare al mercato? O magari il pomeriggio sono liberi di stare nelle piazze senza mascherina, tanto i controlli a Biancavilla sono inesistenti grazie a lei che non controlla gli enti preposti a farlo! Per favore – chiude il Partito Democratico – se vuole bene alla nostra Biancavilla le consigliamo vivamente di dimettersi, lo faccia per il bene della comunità ma soprattutto lo faccia per i nostri piccoli alunni».