Lettera alla città di un “Comitato spontaneo di genitori” che ha sostenuto l’istanza al Tar contro l’ordinanza sindacale
I genitori della “Bruno” di Biancavilla che hanno promosso l’istanza al Tar contro l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno il quale ha imposto il turnover a partire dal 4 marzo fra gli studenti della “Bruno” e quelli della “Sturzo” (i primi al pomeriggio, i secondo al mattino) – riuniti in Comitato spontaneo – scrivono una lettera aperta alla città nella quale sottolineano che l’istanza al Tribunale amministrativo non vuol penalizzare gli alunni della “Sturzo”, ma, al contrario, favorire una frequenza mattutina per tutti gli studenti biancavillesi. La pubblichiamo integralmente.
Lettera aperta alla città
“La turnazione resta un fatto di equità”. Così l’assessore Russo giustifica l’ordinanza che il sindaco Bonanno ha emanato per risolvere il problema dei doppi turni. Ed aggiunge “speriamo che Biancavilla ritrovi il senso di comunità…”. Entrambe queste affermazioni preoccupano ed offendono la nostra comunità scolastica. L’equità richiamata non deve essere intesa come principio sul quale appoggiare la giustificazione della turnazione. L’amministrazione comunale ha il dovere e la responsabilità politica di fare un passo avanti. Noi genitori dei ragazzi che frequentano la Bruno siamo convinti che i nostri concittadini che frequentano la scuola Sturzo abbiano ragione, poiché l’amministrazione ha trasformato quella che doveva essere una situazione transitoria (dovuta al terremoto) in una situazione permanente e li ha costretti a fare lezione di pomeriggio praticamente per tutto l’anno.
Questo è sommamente ingiusto. Dopo l’evento sismico e l’ingresso dei ragazzi della Sturzo nei locali della Bruno, l’amministrazione nulla ha fatto per risolvere il problema, se non pensare di ribaltare il disagio sull’altra parte della popolazione scolastica, ritenendo che questa fosse l’unica soluzione (mal comune mezzo gaudio). Ebbene: non ci stiamo. La soluzione del problema deve essere ricercata altrove. L’amministrazione ha il dovere di ricercare altri locali dove legittimamente i ragazzi possano svolgere le lezioni di mattina. L’azione dell’amministrazione non deve essere miope. Tutti noi speriamo che il prossimo anno scolastico inizi regolarmente per tutti i ragazzi, che ciascuno possa fare ingresso nel proprio istituto e che la turnazione sia un lontano e scomodo ricordo. Purtroppo però poche speranze ci sono che sarà veramente così.
Non c’è bisogno di essere avvocati o amministratori esperti per capire che una procedura di appalto di lavori pubblici è lunga e macchinosa, soggetta a ricorsi vari che possono allungare a dismisura i tempi di realizzazione dell’opera. E’ chiaro, quindi, che, tutto ciò premesso, anche l’inizio del prossimo anno scolastico ci vedrà coinvolti nel problema della turnazione. E in questo caso il sindaco cosa intenderà fare? Dividere la struttura che ospita la Bruno e parte del 2 circolo per fare posto ad una parte della scolaresca della Sturzo e costringere così tutte e tre le istituzioni scolastiche a sottoporsi ai doppi turni? Continuare, come quest’anno, ad accusare questo o quel dirigente scolastico che non ha saputo trovare la soluzione opportuna e il senso di comunità?
Diamo una notizia all’amministrazione: la soluzione non la devono trovare i dirigenti, poiché, tra l’altro, questi ultimi non hanno né i mezzi né i poteri dell’amministrazione. La soluzione, e ripetiamo soluzione, non ribaltamento del problema, la deve trovare l’amministrazione. E per soluzione intendiamo la ricerca e il reperimento di nuovi locali dove legittimamente i ragazzi possano svolgere lezione la mattina come è giusto che sia. Ripetiamo: i ragazzi della scuola Sturzo hanno diritto di svolgere le lezioni in orario antimeridiano, così come i ragazzi della scuola Bruno. Non si può pretendere l’eroismo da parte dei propri cittadini. L’unica equità che accettiamo e pretendiamo non è quella al ribasso (doppi turni per tutti) ma quella al rialzo (tutti di mattina) per il bene di tutti i nostri ragazzi indistintamente.
Il ricorso che parte dei genitori ha presentato è un ricorso a favore, non contro. E precisamente a favore della ricerca di una soluzione definitiva che metta tutti d’accordo. Ci rendiamo conto che non è facile per l’amministrazione, ma bisogna cercare soluzioni e non creare divisioni e contrapposizioni come invece sta avvenendo non certo per colpa dei ragazzi e delle famiglie coinvolti. Da ultimo, nel comunicato diramato dal sindaco a risposta alla notizie del ricorso e senza entrare nei dettagli giuridici dello stesso, ci preme sottolineare che per niente piace il tono polemico e per certi versi offensivo con il quale distingue a suo parere tra “buoni e cattivi” tra chi ha fatto ricorso e chi no, tra chi è solidale e chi è egoista, gettando ancora benzina sul fuoco in una vicenda che certamente non ha bisogno di queste illazioni.
Il motto latino “divide et impera” ben si addice al nostro sindaco.
Biancavilla 22 febbraio 2019
Comitato spontaneo di genitori dell’I.C. “Antonio Bruno”