Nè una conferenza stampa, né un comunicato stampa, nè un post Facebook dell’ente o del sindaco “selfomane” sul primo concorso pubblico dopo tanti anni: perché?
C’era il tempo in cui, in Italia, per meglio far “digerire” al popolo i provvedimenti “scomodi”, i governi attendevano i successi della Nazionale di calcio ai mondiali. Nell’euforia tricolore, il governo piazzava qualche misura “ostica” sperando che, fra un gol e l’altro, nessuno se ne accorgesse. Una pratica tornata di moda, l’estate appena trascorsa, a Biancavilla, in occasione di un concorso per titoli ed esami per la copertura di un posto di “Istruttore direttivo amministrativo” riservato alle categorie protette, sommerso sotto la sabbia d’agosto.
Una procedura concorsuale avviata con la delibera di giunta municipale del 29 marzo 2019, in cui viene approvata la programmazione di assunzioni di personale per il triennio 2019-2021 e per il 2019 e che vede un avviso di mobilità esterna (rivolto a dipendenti di altre amministrazioni) pubblicato il 20 maggio, con esito infruttuoso. L’approvazione del bando è dell’11 luglio scorso, mentre la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è del successivo 26 luglio. Da questa data i concorrenti hanno avuto 30 giorni di tempo per presentare la domanda di partecipazione: in pratica l’intero mese di agosto, quando la gente – strano ma vero – è in vacanza.
Si obietterà di certo, “la burocrazia ha i suoi tempi”. Vero, ma non era opportuno attendere un mese ancora e avviare i tempi di presentazione delle domande a settembre quando tutti son tornati dalle ferie? E perché l’amministrazione biancavillese non ha sentito l’esigenza di pubblicizzare adeguatamente un concorso bandito dall’ente comunale? Perché non ha prodotto un solo comunicato stampa sull’avvio dei termini di presentazione della domanda di partecipazione, per un concorso pubblico che interessa tutti i biancavillesi che rientrano fra le categorie protette? Perché sul bando non è stato pubblicato un solo post sulla pagina ufficiale Facebook del Comune di Biancavilla?
Perché il sindaco “selfomane”, Antonio Bonanno, pronto a ritrarre ogni istante della sua attività, si è lasciato scappare una occasione così ghiotta per autoincensarsi? Nei 30 giorni che intercorrono dal 26 luglio al 25 agosto, la pagina Facebook “Antonio Bonanno Sindaco” ha pubblicato, spesso con foto del sindaco: “Spazza-tour delle Vigne”; “Sopralluogo alle scuole”; “politica nazionale in tempesta”; “fatto di cronaca su un biancavillese a Naxos”; “Bando sull’asilo nido”; “raccolta ficodindia”; “Festa della Madonna dell’Elemosina”. Nemmeno un solo, misero, post dedicato dal sindaco al concorso.
E dire che i concorsi al Comune di Biancavilla sono così rari da essere, già, una notizia. Per l’ultima assunzione bisogna tornare indietro di circa un lustro, sotto l’amministrazione Glorioso. Stiamo parlando di un concorso dopo tanti anni, il primo bandito da questo sindaco, un’occasione che avrebbe meritato conferenza stampa, comunicato stampa, interviste, post su Facebook/Twitter/Instagram e titoloni “Si assume al Comune di Biancavilla”. Eppure questa notizia non è stata degna della comunicazione istituzionale, con il risultato di non aver avuto lo straccio di un rigo sui giornali. Perché?
Al concorso avrebbero partecipato solo in pochissimi, da contarsi sulla punta delle dita di una mano. E a noi non rimane altro da fare che raccogliere la rabbia di chi non ha avuto l’informazione per tempo e non ha potuto partecipare alla selezione concorsuale, occasione più unica che rara, vedendo svanire la possibilità di dare una svolta alla propria vita.