L’udienza preliminare del processo con rito abbreviato davanti al Gup Rosa Alba Recupido. Nella stessa mattinata la sentenza
Si terrà domani 8 novembre alle 9, presso il Tribunale di Catania, davanti al Gup Rosa Alba Recupido, l’udienza preliminare del processo con rito abbreviato per l’omicidio di Alfio Longo, l’elettricista 67enne biancavillese ucciso il 27 agosto del 2015 alle Vigne di Biancavilla dalla moglie Vincenzina Ingrassia (oggi 65enne). All’udienza di discussione – che avverrà in camera di consiglio, ovvero senza la presenza del pubblico – seguirà la sentenza prevista per la stessa giornata di domani: il giudice deciderà in base agli atti d’indagine. Esclusa anche la deposizione dei testimoni. Il rito abbreviato prevede, in caso di condanna, la riduzione della pena di un terzo. Il Gup Recupido ha ammesso la costituzione di parte civile dei nipoti e della sorella di Alfio Longo (rappresentati dagli avvocati Vincenzo Nicolosi e Alfina D’Oca). La signora Ingrassia è difesa dall’Avvocato Pilar Castiglia.
I fatti avvennero sul finire dell’agosto dello scorso anno. Nelle prime ore del 27 agosto, Vincenzina Ingrassia raggiunse l’abitazione dei vicini raccontando di essere stata legata ad un divano da una banda di rapinatori, entrata nella villetta delle Vigne di Biancavilla in cui risiedeva insieme al coniuge, e che il marito Alfio Longo era stato ucciso a bastonate dopo aver riconosciuto i malviventi. L’indomani, sotto la pressione degli investigatori, non convinti da alcuni particolari, soprattutto dal fatto che i cani della coppia non avessero abbaiato come facevano solitamente in presenza di estranei, Enza Ingrassia raccontò la sua verità. Venne alla luce che Alfio Longo fu colpito a morte dalla moglie con un ceppo di legno (secondo la donna lo stesso con cui era stata picchiata alcune ore prima del delitto), dopo quarant’anni di botte e vessazioni.
Nella perquisizione della casa teatro del fatto di sangue i Carabinieri ritrovarono venti piante di marijuana e un locale, nella mansarda, allestito per essiccare e conservare la droga; un fucile calibro 12 e una pistola automatica calibro 9.