
Al tavolo tecnico ci saranno esperti, ambientalisti, produttori, università
Si terrà domani a Biancavilla, nel salone conferenze di Villa delle Favare, un tavolo tecnico sull’impianto di trattamento rifiuti per la produzione di biometano e compost che potrebbe sorgere a Piano delle Rinazze su iniziativa della Ch4 Energy, a cui parteciperanno esperti, ambientalisti, organizzazioni dei produttori, gli atenei di Catania e Palermo. Si tratta di una delle due strutture che potrebbero sorgere nella Valle del Simeto in territorio di Biancavilla, l’unica che ha già superato la valutazione di impatto ambientale e che prevede lo smaltimento annuo di 58 mila tonnellate di rifiuti organici, in un’area di coltivazioni d’eccellenza e a poche centinaia di metri dal Simeto.
L’altro impianto prevede il trattamento dei rifiuti solidi urbani, in pratica un inceneritore mascherato. Contro entrambi si è schierata gran parte della città: l’attuale sindaco, Antonio Bonanno, che ne ha fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale e che da primo cittadino ha promosso un ricorso al Tar; la passata amministrazione; gli ambientalisti; i produttori; un comitato cittadino.
In ultimo, la Ch4 Energy ha contattato il nostro direttore Pietro Nicosia e altri giornalisti che operano nel contesto locale, chiedendo un incontro per oggi (mercoledì 10 aprile). Un responsabile della società ha riferito al direttore che l’incontro di oggi era finalizzato a rendere informazioni utili in vista del tavolo tecnico di domani, per «fornire anticipatamente dettagli in modo da poter sintetizzare al meglio gli aspetti legati all’impianto».
Pietro Nicosia, ha rifiutato l’incontro previsto per oggi perché, sottolinea: «È irrituale che una società contatti la stampa per fornire informazioni in vista di un tavolo tecnico. Avrei accettato l’invito di un collega giornalista a una conferenza stampa che avesse anticipato l’incontro, ma non è stato formulato in questi termini e, quindi, ho declinato l’invito, che mi è stato rivolto con grande garbo. È la deontologia professionale a impedirmi di sedermi attorno ad un tavolo con una società che ha in mente la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti nel territorio dove opero professionalmente, perché sarebbe un pessimo segnale nei confronti dei lettori di Yvii24.it e dei telespettatori di Yvii24 Notizie, che potrebbero equivocare sulla natura del colloquio. I giornalisti delle nostre due testate, giornale on line e tg, sono perfettamente in grado di comprendere la natura dell’impianto e l’impatto che avrà sul territorio, senza avvertire la necessità di chiarimenti preventivi e incontri separati con la società che lo vuol realizzare. Sarà mia cura inviare al tavolo tecnico un giornalista iscritto all’Albo e rapportarmi con lui per una informazione puntuale, esatta e rispettosa della verità sostanziale dei fatti che è l’unico faro che deve guidare l’azione del giornalista».