Morto a 61 anni a Ragalna a causa di un infarto l’avvocato e giornalista originario di Biancavilla. Il nostro direttore Pietro Nicosia: «Se ne va uno dei protagonisti del giornalismo epico del comprensorio sud-occidentale etneo»
È scomparso ieri sera a Ragalna, all’età di 61 anni, l’avvocato e giornalista, originario di Biancavilla, Totò (Salvatore) Salomone, stroncato da un infarto fulmineo nella casa dove trascorreva la villeggiatura con la famiglia. Lascia la moglie Giusy Cunsolo – figlia dell’indimenticato Angelino Cunsolo, docente, giornalista e scrittore, corrispondente per lungo tempo da Paternò per il quotidiano “La Sicilia” e fondatore e direttore de “La Gazzetta dell’Etna” – e tre figli: Giuseppe, Carlo e Roberta. Totò Salomone fu volto noto del giornalismo del comprensorio sud-ovest dell’Etna come corrispondente de “La Sicilia” da Biancavilla e giornalista dell’emittente locale “Tele Video Inn”, che aveva sede a Santa Maria di Licodia.
Successivamente abbracciò la carriera forense diventando apprezzato avvocato della provincia di Catania. I funerali di Totò Salomone verranno celebrati domani, giovedì 27 agosto, alle 16 nella chiesa di San Giovanni Bosco di Ragalna (piazza Rocca). Sulla dipartita, l’Associazione Forense di Paternò ha trasmesso una propria nota di cordoglio: «L’Associazione Forense di Paternò, profondamente addolorata per la scomparsa improvvisa dell’avvocato (Salvatore) Totò Salomone, partecipa al dolore della famiglia ricordandone, con viva commozione, l’indimenticabile figura umana e professionale».
Al dolore della famiglia Salomone-Cunsolo di associa l’associazione Yvii e la redazione di Yvii24 con in testa il direttore Pietro Nicosia che ricorda così il compianto collega scomparso: «Ricordo la grande professionalità del giornalista Totò Salomone che fu uno dei primi colleghi che conobbi al mio arrivo a Biancavilla presso Video Star, nel tempo in cui lui lavorava per Tele Video Inn. Era il tempo del giornalismo televisivo epico, analogico oserei dire, che svolgevamo con la macchina da scrivere, con le videocamere a “cassetta”, i microfoni con il filo, le centraline di montaggio. Lo ricordo come collega disponibile e garbato che, come raccontano tutti, ha portato questo suo modo di essere nella sua seconda professione, quella legale. Mi associo al dolore della moglie Giusy e dei suoi figli. Ciao Totò, porterò per sempre il tuo ricordo e quello del nostro antico giornalismo».