Ritorno sullo scranno più alto per l’esponente Pd, per lui anche il giallo di un voto annullato. La minoranza rifiuta la vicepresidenza. Nel pomeriggio aveva giurato Mignemi come assessore
Vincenzo Cantarella torna a sedere sullo scranno più alto del Consiglio Comunale di Biancavilla. Il consigliere di lungo corso, che da tre decenni in maniera quasi continuativa fa registrare la sua presenza all’interno della sala consiliare del Palazzo di Città, ha centrato ieri sera l’elezione a Presidente del Consiglio Comunale. Per lui è stata un’elezione con “giallo”: alla fine, si sono contate 13 schede con il suo nome impresso sopra, mentre la quattordicesima del cartello della nuova, pardon, allargata maggioranza, portava scritto solo “Cantarella”. Per la presenza di un altro Cantarella in aula, Marco, la scheda è stata annullata: sbaglio o, forse, reminescenza di elezioni presidenziali, ma di livello un tantino più elevato, che videro a Montecitorio fra i grandi elettori i voti per la prima carica dello Stato per “Francesco” Marini, invece di “Franco”?
Certo che a pensare male si fa peccato, ma il più delle volte ci si azzecca, diceva un assiduo frequentatore del Parlamento, passato a miglior vita. E, dunque, per come sono andate le cose, anche dietro a un semplice “Cantarella” potrebbe nascondersi un malessere nella maggioranza che cresce nei numeri ma che non ha poltrone a sufficienza. Da aggiungere che anche altri consiglieri avrebbero voluto rendere riconoscibile il proprio suffragio per il presidente, forse a scanso di equivoci nel caso in cui il quorum non fosse stato raggiunto, scrivendo dott. Vincenzo Cantarella e diciture simili.
La crisi che ha investito la coalizione che sostiene l’amministrazione comunale Glorioso, si era manifestata nelle ultime settimane dopo le dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale di Dino Furnari. Quello che doveva essere un normale, e concordato, avvicendamento è diventato terreno di scontro. In pratica tre consiglieri per due posti: la presidenza e un assessorato in sostituzione di Grazia Ventura. A concorrere tre Vincenzo: Cantarella (Pd), Mignemi e Chisari, entrambi del gruppo consiliare “CittAttiva”, uno dei quali chiamato a sostituire la collega di gruppo Ventura. Ne è nato uno scontro intestino fra i due, con la fuoriuscita di Mignemi da CittAttiva e la nascita, su sua iniziativa, di “Democratici per Biancavilla” a cui ha aderito anche una consigliera proveniente dalla minoranza: Veronica Rapisarda.
Forse complice il nome che richiama al Pd, evidentemente caro al sindaco, la quadra, ieri, è stata chiusa. Il capo della coalizione, Pippo Glorioso, si è speso in prima persona per ricomporre, uscendone anche rafforzato nei numeri.
Mignemi ha ottenuto l’assessorato al posto di Ventura dimissionaria. Cantarella ha ottenuto l’investitura perfezionata ieri sera in consiglio. E Chisari? Per lui un passaggio ai box con la promessa di rientrare in pista al prossimo giro di “valzer”. Se tutto ciò ha a che fare con la scheda votata semplicemente “Cantarella” non è dato sapere. Da sottolineare che da qui alla fine della consiliatura, anche un altro Pd dovrebbe sedere sullo scranno del presidente: Giuseppe Pappalardo.
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Torniamo al consiglio di ieri sera. L’elezione è giunta al termine di una seduta lunga e travagliata, con l’opposizione che ha sparato a zero su tutta l’operazione che ha visto il cambio di “magliette” in aula (Mignemi e Rapisarda erano stati eletti nella lista “Civica delle Libertà” che sosteneva Antonio Bonanno sindaco).
Prima della seduta, i 14 consiglieri della maggioranza avevano firmato un documento nel quale si designava Vincenzo Cantarella alla presidenza. Poi, al termine del dibattito, il voto e l’elezione: 13 Cantarella, 1 nulla, 6 bianche. La minoranza, a cui andrebbe la vicepresidenza, ha rinunciato ad occupare la carica. Dopo una sospensione di quindici minuti, constatata l’assenza del numero legale, la maggioranza non è rientrata, la seduta è stata aggiornata a questa sera. Nel pomeriggio si era svolto il giuramento di Mignemi. Le deleghe verranno conferite dopo Pasqua.
A Yvii24 il neopresidente Vincenzo Cantarella ha dichiarato: «Ho un programma che vuol ridare vigore e forza al ruolo del consigliere comunale, che ha funzioni di indirizzo e controllo adeguate ai tempi. Se il consigliere svolgesse sino in fondo il proprio ruolo – ha aggiunto – sono convinto che i comuni ne potrebbero trarre beneficio. Infine, mi prefiggo di intrattenere buoni rapporti con l’amministrazione comunale e un rapporto privilegiato con la minoranza».
Il capogruppo di Forza Italia, Vincenzo Amato, dichiara:«Non intendiamo partecipare al disastro di questa amministrazione e per questo rifiutiamo qualsiasi carica anche istituzionale, come la vicepresidenza. Riteniamo fallimentare il bilancio dell’amministrazione Glorioso che, a mio giudizio, è la peggiore degli ultimi vent’anni».