Monsignore Marco Frisina: «Il canto è gioia, è amore e quindi deve essere uno strumento per aggregare giovani e per incontrare persone “lontane”»
Grande partecipazione di pubblico ieri sera, in una Basilica “Santa Maria dell’Elemosina” di Biancavilla stracolma di gente proveniente da diverse parti della provincia, per l’esibizione di oltre duecento coristi di corali polifoniche della Sicilia orientale. A dare ancora più valore al concerto corale con meditazioni musicali “Eterna è la sua Misericordia”, inserito all’interno del cartellone dell’Ottobre Sacro promosso dall’associazione biancavillese “Santa Maria dell’Elemosina” guidata da Giuseppe Santangelo e sotto la direzione artistica di Allessandro Scaccianoce, è stata la presenza di un direttore del coro di tutto rispetto: Monsignore Marco Frisina.
Un sacerdote che non mette da parte mai il sorriso e che nel pomeriggio di ieri non si è sottratto alle innumerevoli richieste di autografi e foto di gruppo che giungevano da parte dei coristi presenti. Un “sacerdote di periferia”, potremmo tranquillamente definirlo, per la sua semplicità e per i suoi modi di fare, ma che durante il concerto serale non ha per nulla celato le proprie doti da bibblista e da compositore. “Jubilate omnes gentes”, “I cieli narrano”, “Jesus Christ you are my life”, “Lode all’Altissimo” sono solamente alcuni dei canti intonati all’interno della Basilica biancavillese ed introdotti da una breve catechesi a cura dello stesso Monsignore Frisina.
«Sono contento e anche stupito di quello che il Signore ha fatto con me. Da sacerdote lo vivo come evangelizzazione – spiega Mons. Frisina ad Yvii24 – . Io non so cosa succede veramente quanto compongo un canto, so solo come faccio: cerco innanzitutto io di essere toccato da quello che sto facendo, cerco di esprimere la mia esperienza personale. Per cui quel testo, quel momento, quella celebrazione, quel mistero, deve toccare me e quindi cerco di esprimere quello che sperimento, cercando poi di trovare le note giuste per poter condividere con gli altri l’esperienza che ho fatto. Mi stupisce quando vedo poi l’effetto che è quello che immaginavo e quindi sono contento di aver raggiunto lo scopo. Quando vado nelle diocesi del sud, mi stupisce anche la grande risposta generosa, dei giovani; è una cosa bellissima che da tanta speranza. Credo che il messaggio è quello di non perdere questa speranza, e di fare del canto e della lode di Dio uno strumento per essere uniti e per continuare a vivere la propria vita nella letizia, nella gioia; il canto è gioia è amore e quindi deve essere uno strumento per aggregare giovani e per incontrare persone “lontane”»
Durante il concerto si sono esibiti come voci soliste, anche i biancavillesi Alberto Pappalardo e Davide Saitta e l’adranita Piera Bivona. Durante la giornata di ieri, Monsignore Marco Frisina ha presieduto una celebrazione eucaristica presso il monastero delle Clarisse di Biancavilla e ha fatto visita alla comunità parrocchiale del “Rosario” di Adrano, dove ha incontrato alcuni giovani ed il sacerdote Don Nino La Manna. A conclusione della serata, Don Pino Salerno – prevosto della Chiesa Madre di Biancavilla – ha donato a Frisina una riproduzione del quadro della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla.