
Svelata la nicchia contenente la statua rinvenuta nel 2015 all’interno della statua di San Biagio
È stata svelata ieri sera all’interno della Basilica Collegiata di Biancavilla, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal vicario foraneo Giovambattista Zappalà, la nicchia contenente la statua di san Nicola di Mira rinvenuta nel dicembre 2015 all’interno della statua di San Biagio. La scoperta fu resa possibile grazie ai lavori di restauro commissionati da un benefattore biancavillese – Antonio Zappalà Viaggio – a favore della statua in cartapesta, del ‘700, raffigurante San Biagio. Una volta giunta all’interno del laboratorio dei maestri restauratori “Calvagna restauri”, la magnifica scoperta che all’interno della statua in cartapesta era contenuta un’altra statua lignea, priva però di volto e braccia, probabilmente risalente alla prima metà del ‘500. Diversi anni di studi storici sul manufatto, grazie anche all’impegno dell’esperto biancavillese in materia di arte, Antonio Mursia, hanno portato ad attribuire la probabile identità alla figura di san Nicola di Mira (o di Bari).
Nicola proveniva da una famiglia nobile, fu eletto vescovo grazie alle sue doti caritatevoli già note sin dalla più tenera età. La sua santità fu inneggiata già mentre si trovava in vita. Fu nominato patrono di Bari, e san Nicola corrisponde alla figura più leggendaria di Santa Claus dei paesi anglosassoni e NiKolaus della Germania che a Natale portano i doni a bambini. La questione sulla “statua ignota” a Biancavilla rimane ancora tutta accesa, considerato che ulteriori studi potrebbero aprire nuove finestre temporali che restituirebbero ad una comunità dalle radici antichissime, nuove ed avvincenti verità sull’origine, l’entità e le motivazioni che hanno portato a camuffare per centinaia di anni un manufatto di così magnifica fattura.