L’ex ds del Catania ’46 alla serata organizzata dalla procuratrice Francesca Grigorio ne ha per tutti
“Dal giovane talento al grande campione”. Una serata dedicata al mondo calcistico giovanile, quella svoltasi ieri presso Villa delle Favare di Biancavilla, promossa dalla procuratrice sportiva Francesca Grigorio col patrocinio del Comune di Biancavilla. Presenti alcune personalità calcistiche siciliane e non: da Maurizio Anastasi ex centrocampista di Acireale e Catania, che ha raccontato la sua storia fatta di sacrificio, cuore ed immenso talento, a Mario Marino, storico uomo di calcio legato all’Adrano che fu protagonista in Serie D; da Rosario Lo Bello, figura di spicco dell’arbitraggio nazionale a Pietro Lo Monaco, ex direttore sportivo del grande Calcio Catania che stupì l’Italia intera.
Tanti i messaggi condivisi, tanti i punti toccati durante la serata, tutti verso un unico obiettivo: motivare i giovani, e cercare di trovare le risposte ai tanti interrogativi che preoccupano le società sportive. Far crescere i piccoli calciatori senza pressioni e con la cultura del sacrificio, come ha testimoniato Maurizio Anastasi, arrivato nel calcio che conta grazie alla passione e al duro lavoro. «Non possiamo di certo dire che i settori giovanili sono curati, né in Serie A, né nelle categorie più basse – ha detto intervenendo nel corso del convegno. Non c’è la cultura di rischiare sui piccoli talenti. Quando un giovane arriva in prima squadra e al massimo dei livelli, lo fa in maniera sporadica. Il problema sta nella classe dirigenziale e nella struttura dei vari campionati. Servirebbe una riforma radicale, per ridare linfa vitale al calcio.»
Non usa mezzi termine Pietro Lo Monaco, profondo conoscitore del calcio e soprattutto dei giovani calciatori. Una denuncia all’intero sistema calcistico: «Serve credere nei talenti ancora acerbi – ha detto – serve mettere a loro diposizione strutture adeguate ed educatori all’altezza che possano formare, nel modo migliore possibile, i talenti del domani». Ed ancora: «Non c’è la cultura di rischiare nei giovani. In maniera sporadica riescono ad arrivare nelle categorie più alte. Non ci sono le strutture adeguate. Il problema sta nei dirigenti, che dovrebbero investire sui settori giovanili e monitorarli costantemente. In aggiunta andrebbe fatta una riforma dei vari campionati, dando più spazio ai giovani calciatori.»
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Hanno risposto presente all’invito di Francesca Grigorio, anche le due massime società calcistiche del nostro comprensorio: l’Asd Calcio Biancavilla, fresco vincitore del campionato di Promozione, girone C, e l’Adrano Calcio, storia società del territorio etneo.