Il segretario democratico Giuseppe Milazzo e la segreteria rispondono ai 4 consiglieri ribelli che avevano chiesto l’azzeramento della giunta
Nota del Partito Democratico di Biancavilla, alla luce del dibattito politico in città che ha visto, di recente, i 4 consiglieri del Gruppo Misto (che ingloba consiglieri che stanno su una posizione critica rispetto all’amministrazione Glorioso dopo alcuni cambi fra gli assessori e l’allargamento della maggioranza) chiedere l’azzeramento della giunta per una nuova fase amministrativa. Di seguito il documento Pd.
La Segreteria del PD biancavillese ritiene doveroso offrire queste riflessioni che riguardano l’attuale fase politica che interessa la nostra Città. Nel prendere atto della legittima formazione di un nuovo gruppo consiliare (composto – com’è noto – dai consiglieri Dino Furnari, Salvatore Giuffrida, Grazia Ventura e Vincenzo Chisari): l’ennesimo degli ultimi due.
Suonano strane alcune rivendicazioni, apparse sugli organi di stampa e non smentite dagli interessati, poste dal neo-gruppo consiliare, richieste che ci impongono delle domande:
1. Quali sono le ragioni politiche che stanno alla base della richiesta di azzeramento della Giunta Glorioso da parte di questo Gruppo?
2. Perché i futuri assessori, a parere del neo gruppo consiliare, debbono essere tecnici?
3. Cosa è cambiato nell’azione amministrativa della coalizione che sostiene l’Amministrazione Glorioso, rispetto a qualche mese fa, quando due tra i consiglieri, oggi componenti del gruppo in questione, rispettivamente rivestivano la carica di assessore (Ventura) e di presidente del Consiglio Comunale (Furnari)?
4. Come va interpretata la scelta dei quattro consiglieri secondo i quali si limiteranno a “votare di volta in volta, rispondendo alla nostra coscienza e alle legittime attese” ?
Sui quattro punti faremo alcune riflessioni e, in effetti, in merito al primo quesito non riusciamo a comprendere nessuna giustificazione politica, idonea a motivare il richiesto azzeramento: diremmo pretestuoso e probabilmente finalizzato a innescare una prova muscolare tra le forze politiche. Ciò in aperto contrasto con quanto collegialmente fatto sino ad oggi dal Sindaco e dai nostri alleati. Senza dimenticare che un eventuale azzeramento resterebbe una scelta non condivisa dalla Città e da quelle forze politiche che coerentemente hanno mantenuto fede a tutti gli accordi sottoscritti: primo fra tutti il Partito Democratico.
Infine, l’azzeramento come se non bastasse inciderebbe negativamente anche sull’attività amministrativa: paralizzando le iniziative che proprio in questi giorni l’Amministrazione sta mettendo in campo.
Dall’altro lato la scelta nuova di affidarsi ai c.d. “tecnici”, è da considerare altrettanto pretestuosa e finalizzata, come già detto, a generare solo caos politico e paralisi amministrativa nonché irrispettosa verso quanti oggi ricoprono quella carica.
Andiamo al terzo punto: la declamata voglia di cambiamento, coincide stranamente con la fase successiva a quella in cui, alcuni tra i soggetti facenti parte del neo-gruppo, ricoprivano cariche istituzionali. Beh, cosa è cambiato? Forse è proprio questo il punto: non doveva cambiare niente?
I quattro consiglieri dicono che la loro battaglia non è tesa all’accaparramento di “poltrone”, anche se gli indizi portano da tutt’altra parte. A ben vedere tutte le “pretese” e i “distinguo” di questo Gruppo sono nati all’indomani della loro uscita,
preventivata e accettata da tutti (anche da questi ultimi) nelle riunioni di coalizione di cui si è detto. Infine, la scelta di rimanere liberi dalla coalizione di governo, offrendo appoggio alla stessa solo in precise occasioni: naturalmente “occasioni” scelte sempre e solo da questi ultimi, operando al modo di veri e propri “battitori liberi”, appare ancorata a vecchie logiche politiche, ancora una volta condannate a parole ma riproposte nei fatti.
Al di là delle citate manovre e logiche si ricordi che i cd. “quattro” sono stati eletti all’interno di una coalizione e, precisamente, uno nella lista del PD e due nella lista civica diretta espressione del Sindaco e, pertanto, con un inequivocabile mandato da parte degli elettori.
Avremmo preferito parlare della Città e delle importanti iniziative che questa lunga parentesi amministrativa in cui il PD (con il sindaco Glorioso), e gli altri alleati lasceranno in eredità ai biancavillesi, alle tante opere pubbliche finanziate e realizzate (lo stadio, il recupero del basolato lavico in diverse strade, viale dei Fiori) senza dimenticare quelle che verranno, a partire dal nuovo ospedale, la nuova scuola materna, la palestra, il grande parco ambientale di Monte Calvario.
Serve ripartire da quanto fatto, senza dimenticare quanto deve essere ancora fatto, per costruire e rilanciare un nuovo patto di governo per questa Città.
È questa la sfida che più ci appassiona, è questa la sfida che il Partito Democratico lancia a tutti i suoi alleati e ad ogni forza politica e, in generale, a tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti di Biancavilla. Una sfida che lanciamo anche ai nostri “quattro” consiglieri comunali che riteniamo ancora parte integrante e necessaria dell’attuale progetto politico e di quello nuovo che verrà.
Il Segretario Giuseppe Milazzo
e la Segreteria del Circolo comunale Pd