Gli studenti che frequentano Catania hanno già speso 47 euro, e la partecipazione per l’anno intero è di 96
Anche a Biancavilla, da oggi, gli studenti pendolari (che frequentano scuole superiori che hanno sede in altri comuni) possono acquistare l’abbonamento extraurbano per i mezzi della Ferrovia Circumetnea, seppur con un ritardo di 15 giorni, che l’assessore alla Pubblica Istruzione Francesco Privitera ha imputato al tempo tecnico necessario per caricare l’anagrafica degli studenti sui terminali che è stata poi fornita alla Fce. Da quest’anno sono cambiate le modalità: gli studenti, infatti, acquistano l’abbonamento tramite l’App “DropTicket da scaricare sul telefonino.
Lo studente verrà riconosciuto tramite il proprio codice fiscale e pagherà solo la quota di compartecipazione di 12 euro mensili, che comporterà un costo totale di 96 euro sino a maggio. L’assessore Privitera ha annunciato che per la restante parte di ottobre lo studente non dovrà sborsare alcunché, in quanto nei primi 15 giorni ha già acquistato di tasca propria il biglietto giornaliero per recarsi nella propria sede di studio. Ma per le famiglie biancavillesi i conti non tornano. Quest’anno scolastico, in piena pandemia covid, vede gli studenti frequentare un po’ di presenza e un po’ con la “Didattica a distanza” a casa tramite pc. Dunque, nei primi 15 giorni gli studenti hanno raggiunto la propria scuola per circa 7 giorni.
Uno studente che frequenta una scuola di Catania, ha già speso 6,80 euro al giorno che per 7 giorni ammonta a oltre 47 euro. In pratica, dovrebbe spendere 96 euro in un anno e ne ha spesi 47 in 15 giorni (praticamente la metà!) e alla fine dell’anno avrà speso qualcosa come 140 euro, in barba al diritto allo studio. Insomma, quella che l’assessore Privitera vuol far passare per una “concessione”, ovvero la gratuità per la seconda metà di ottobre, è in realtà una beffa. L’amministrazione comunale presieduta dal sindaco Antonio Bonanno dovrebbe, infatti, restituire quanto già speso delle famiglie e trattenere solo 12 euro (la compartecipazione a carico delle famiglie per il solo mese di ottobre).
Inoltre, non si capisce perché il servizio non sia iniziato, comunque, dal primo di ottobre. Se è vero che il caricamento dei nominativi dei mille utenti che usufruiscono del trasporto ha richiesto tempo, è anche vero che nella vicina Adrano il servizio di abbonamento è iniziato secondo le modalità dello scorso anno senza costi aggiuntivi per le famiglie. Dunque, assessore Privitera, perché a Biancavilla il servizio, nell’attesa del completamento della nuova procedura, non è decollato come il precedente anno, proprio come ad Adrano? Attendiamo risposta.