Il saggio è ispirato dai versi dialettali di Placido Cavallaro, poeta biancavillese che raccontava l’agricoltura
È stato presentato questo pomeriggio, all’interno di Villa delle Favare a Biancavilla, il libro del professore Alfio Grasso dal titolo “Antichi versi contadini. L’agricoltura nella poesia dialettale di Placido Cavallaro”, Nero su Bianco edizioni. Il saggio, è dedicato per l’appunto al poeta biancavillese Placido Cavallaro, vissuto tra la fine del 1700 e la prima metà del 1800. L’autore, attraverso questa sua opera, ha voluto indagare sulla produzione poetica di Cavallaro e trarne delle informazioni di tipo storico-sociali sul territorio.
Dopo due capitoli introduttivi dedicati a poeti di Biancavilla e a Placido Cavallaro, l’autore procede con un’analisi delle 58 ottave in endecasillabi a rima alternata, dove dopo ogni ottava Alfio Grasso – autore del libro – fornisce una spiegazione attraverso un’analisi approfondita del linguaggio usato nel mondo agricolo dell’800. Sono versi dialettali ispirati dal duro lavoro nei campi con l’aratro o col tridenti. Componimenti che ci tramandano una esaltazione dell’agricoltura come “arte pulita e duci”, di cui Cavallaro si considerava un maestro.