Alfio Ingiulla: «Uno degli errori più comuni è quello di umanizzare il cane. Bisogna amare il cane ma in maniera diversa»
È stato presentato sabato scorso all’interno della sala conferenze di villa delle Favare a Biancavilla, il libro “Pensavo di conoscerti”, opera prima dell’istruttore cinofilo Alfio Ingiulla. Un manuale, quello di Ingulla, che non nasce con l’intento di essere un trattato di addestramento o di teoria cinotecnica innovativa, ma viene proposto ai lettori con l’obiettivo di impartire consigli, in maniera diretta e mirata, a qualsiasi proprietario di cane o a chi sta pensando di prendere al suo fianco un amico peloso a 4 zampe.
«Tutto parte dal titolo, “Pensavo di conoscerti” perché spiega le grandi diversità che ci sono tra il cane e l’uomo» ha detto l’autore. «Tramite questo libro spero che il lettore faccia questa considerazione rispettando il cane per quello che è. Uno degli errori più comuni è quello di umanizzare il cane, trattandolo da figlio, da bambino, pretendendo dal cane risposte come se fosse un umano. Il cane non è un umano, ma è un cane ed è fiero di esserlo. Quindi bisogna amare il cane ma in maniera diversa»