Intesa di massima fra le dirigenti scolastiche, ma alla “Sturzo” si attendono l’immediata ripresa mattutina
Dal primo marzo la “Sturzo” di Biancavilla svolgerà le lezioni al mattino, cedendo i turni pomeridiani alla “Bruno”, nei cui locali è ospitata dallo scorso mese di ottobre, dopo la scossa di terremoto di giorno 6. Sarebbe questo l’accordo di massima raggiunto fra le dirigenti della Scuola secondaria di primo grado “Luigi Sturzo”, Giuseppina Furnari, e dell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”, Agata Di Maita, nel corso di un incontro che si è svolto ieri. La decisione, tuttavia, dovrà essere votata dai Consigli d’Istituto delle due scuole, a cui spetta l’ultima parola.
Sull’esito dell’incontro c’è l’assoluto riserbo da parte delle due dirigenti, che per tutta la giornata di oggi hanno evitato di rispondere al telefono. Si attende adesso la reazione dei genitori di entrambe le scuole, soprattutto della “Sturzo” che, fra tutte le istituzioni colpite dal sisma, è quella che sta subendo i disagi maggiori, in quanto da oltre due mesi svolge le lezioni solamente al pomeriggio, mentre le altre scuole cittadine, che hanno riportato danni nel terremoto, riescono a distribuire la turnazione mattina-pomeriggio fra le diverse classi.
C’è da scommettere che, alla “Sturzo” la proposta verrà accolta con freddezza, se non addirittura con aperta ostilità, poiché i genitori si attendevano il turn-over dal 7 gennaio in poi e non certo da marzo. Il Consiglio d’Istituto della scuola è già convocato per martedì alle 19:30. In quella sede la dirigente Furnari dovrebbe informare il consiglio della disponibilità della “Bruno” a cedere i turni mattutini da marzo.
L’altra questione che dovrà essere affrontata è quella dell’orario scolastico. A causa dei turni pomeridiani le lezioni, dal sisma in poi, si stanno svolgendo su 5 ore di 50 minuti, un tempo che non consentirebbe il raggiungimento del monte ore minimo per la validità dell’anno scolastico.
La dirigente ha interpellato, in merito, l’Ufficio scolastico provinciale, chiedendo se in un caso di emergenza, come il post-sisma, sia possibile la riduzione. Ma su questo punto l’ufficio non ha ancora risposto.
Si prefigura la proposta di portare l’ora a 55 minuti. La “Bruno, invece, sarebbe già pronta a incrementare il proprio monte ore. Insomma, nonostante il gelo, sarà un ritorno in aula caldissimo nelle due istituzioni e la partita sembra soltanto all’inizio.