Inevitabile ricorrere ai turni pomeridiani. Le aule potrebbero essere ospitate dalla “Bruno” e dalle scuole superiori
Si va verso i doppi turni, a Biancavilla, nelle scuole rimaste danneggiate dal terremoto del 6 ottobre scorso e dichiarate inagibili dalla Protezione civile. Non esiste, in pratica, altra soluzione per far rientrare i ragazzi in aula al Primo Circolo (plessi “San Giovanni Bosco” e “Marconi”) al secondo (“Verga”) e alla “Sturzo”, per cui l’unica soluzione possibile sono i turni pomeridiani.
Alla notizia manca solo l’ufficialità che dovrebbe giungere nella giornata di domani. L’organizzazione dei doppi turni è complessa e al momento non sarebbero ancora stati individuati i locali dove si svolgeranno le lezioni. Solo l’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” è agibile, e di conseguenza sembra destinato ad accogliere parte delle scuole sfrattate dal sisma.
Allo studio anche l’utilizzo dei locali del Liceo delle Scienze umane e dell’Industriale.
I doppi turni potrebbero protrarsi per l’intero anno scolastico, in quanto sia l’iter burocratico necessario sia affidamento ed esecuzione dei lavori non sembrano di breve durata. Al momento, comunque, è presto per qualsiasi cronoprogramma. E mentre si studiano le soluzioni più idonee, inizia a serpeggiare il malumore fra i genitori, per nulla allettati dai doppi turni, soprattutto se non saranno di breve durata.
Verrebbero compromesse le attività pomeridiane dei figli e l’intera organizzazione familiare, inclusa la sorveglianza mattutina dei figli di genitori lavoratori.
E Biancavilla inizia a rendersi conto adesso di cosa significhi la chiusura di due chiese importanti, addirittura della più importante, la chiesa madre, e la chiesa dell’Idria, entrambe parrocchie.
Insomma una situazione nuova quella che nasce dal terremoto che sconvolgerà la normale organizzazione della vita familiare e della comunità.