Sebastiano Ardita: «La mafia ha trovato a Catania le radici più profonde nelle istituzioni nell’economia e nella politica»
Si è tenuto questo pomeriggio all’interno della villa delle Favare di Biancavilla, un incontro organizzato dal comune di Biancavilla che ha visto la partecipazione del Procuratore Sebastiano Ardita, membro togato del Consiglio Superiore della Magistratura, che ha presentato la sua ultima fatica letteraria “Cosa Nostra Spa”. All’incontro moderato dal giornalista Luigi Pulvirenti è intervenuto anche il primo cittadino biancavillese Antonio Bonanno e il neo capitano della compagnia dei Carabinieri di Paternò Gianmauro Cipolletta. “Cosa Nostra Spa” – Il patto economico tra criminalità organizzata e colletti bianchi, è la terza opera letteraria di Ardita, dopo “Ricatto allo stato” e “Catania bene”.
Un libro, quello del procuratore, che racconta come dopo le stragi del 1992, cosa nostra ha cambiato pelle. È scesa a patti con la politica lasciandosi alle spalle la stagione del sangue e delle morti eccellenti. E così ha riorganizzato le proprie fila secondo il “modello catanese” dove mafia e Stato vanno da sempre a braccetto. Niente più omicidi ma ricerca di nuove relazioni. Nasce così Cosa nostra SpA, una grande impresa che incrocia il suo enorme fatturato con gli interessi dei colletti bianchi che governano multinazionali, enti e istituzioni pubbliche. Un sodalizio che si fonda in modo sistemico su corruzione e collusione e contro il quale sono sempre meno efficaci gli strumenti di contrasto legislativi.