I corsi potrebbero essere avviati nell’anno scolastico 2019/2020
Potrebbe essere ampliata a partire dal prossimo anno scolastico, l’offerta formativa all’interno degli istituti secondari di secondo grado sul territorio di Biancavilla. La proposta nasce dall’amministrazione Bonanno con l’intento di favorire la formazione degli studenti del territorio. L’iniziativa della giunta comunale accolta in pieno dalla Città Metropolitana di Catania, dovrà attendere adesso l’ultimo via libera: quello della Regione. Nel concreto, si prevede di attivare tre nuovi indirizzi di studi per le scuole superiori che si aggiungeranno, ovviamente, a quelli già esistenti a partire dall’anno scolastico 2019/2020 (con le pre- iscrizioni che partiranno già il prossimo gennaio).
Ad essere attivati saranno una sezione staccata del Liceo Artistico – indirizzo Architettura e Ambiente, da collocare nei locali dell’edificio dell’Istituto Comprensivo “A. Bruno” di Biancavilla; una sezione del Liceo Musicale e Coreutico, da collocare nei locali dell’edificio della Scuola Secondaria di I° grado “L. Sturzo” di Biancavilla e l’Istituto Tecnico – Settore Tecnologico – Indirizzo C4 Informatica e Telecomunicazioni – Articolazione Informatica e Articolazione Telecomunicazioni, da collocare nei locali dell’edificio dell’Istituto Comprensivo “Bruno” di Biancavilla.
“Si tratta di una opportunità importante che forniamo ai nostri ragazzi” – spiega il primo cittadino Antonio Bonanno -. “Non solo ampliamo il ventaglio della scelta formativa ma, al contempo, evitiamo che si debba andare a studiare a chilometri di distanza. La Scuola resta una delle nostre imprescindibili priorità: la crescita dei nostri ragazzi costituisce la risorsa della nostra città”. Ad intervenire sul risultato incassato dall’amministrazione, anche l’assessore alla pubblica istruzione Daniela Russo. “E’ una iniziativa che abbiamo fortemente voluto e che oggi abbiamo il piacere di annunciare. Per gli studenti di Biancavilla, e non solo, si tratta di una opportunità che mira a soddisfare le richieste che erano rimaste disattese”.